“Come avevamo paventato la nuova giunta balneare del comune di Avellino rischia di non riuscire neppure a mettersi il costume”. Così, per il Partito della Rifondazione comunista di Avellino
Costantino D’Argenio, che spiega: “La crisi politica è deflagrata finalmente in consiglio comunale, con accuse reciproche di mancanza di rispetto e riconoscimento dei ruoli all’interno della maggioranza.
Le parole di sfogo della sindaca – aggiunge D’Argenio – sembrano indicare un’unica strada, quella del commissariamento, anche se l’appello ai singoli consiglieri potrebbe in questi venti giorni concretizzarsi in un tentativo di convincere qualche altro festiano pentito a tenere in piedi l’amministrazione.
Ma non potrà bastare per governare con “pensiero e lungimiranza” (parole della sindaca) la città, che è tramortita da questi mesi di guerre intestine e immobilismo.
Né si può immaginare un qualsiasi tipo di soccorso dell’opposizione, che sarebbe incomprensibile e autolesionista.
Il commissariamento a questo punto è la soluzione”.