La scommessa è quella di portare in città l’esperienza di un autentico caffè letterario, che si faccia vetrina dedicata ai giovani autori, uno spazio di confronto sulla città, sull’Irpinia, sulla letteratura e non solo. Si intitola “Riscontri d’autore” e prenderà il via domenica 26 febbraio dalle 19.00 organizzato da Terebinto edizioni, Associazione Riscontri e Archeoavellino Archeoclub.
Nella prima tappa si racconteranno tre autori: Agostina Spagnuolo, Andrea Pinto e Maria Consiglia Alvino, con interviste e letture di tre opere, “Il tempo giusto” di Agostina Spagnuolo – il libro “Senza titolo, tempo, senso e soluzione” di Andrea Pinto e “A volte la neve” di Maria Consiglia Alvino. Sarà anche un’occasione conviviale con un apericena.Il format prevede la presentazione di due o tre autori nella forma del salotto letterario, con un presentatore e interventi dal pubblico. Il momento letterario, comunque caratterizzato da una buona dose di informalità, sarà poi seguito dall’aperitivo con gli autori, dove sarà possibile approfondire la conoscenza di questi ultimi e delle loro opere in modo ancora più dinamico e informale. “Tante vite abbiamo vissuto,/ ognuna dietro la seduzione della neve – scrive Spagnuolo nella sua raccolta in cui il legame con la terra e la memoria si intreccia alla riflessione sul sè – Troppe cose avevamo da sapere./ Il tempo ci ha ingoiato negli spazi/ avuti in prestito, segmenti/ dove scrivere parole per dire/ della luce dai ghiaccioli sospesi/ alle grondaie quando il sole s’alza/ e scioglie il freddo diradato./ Tante vite in una vita,/ talvolta dimenticate nello scorrere/ lungo il viale dagli argini imperfetti”. Alvino ci consegna, invece, una storia che si fa specchio della condizione di tanti giovani costretti a lasciare la propria terra nella speranza di realizzare i propri sogni, a misurarsi con paure, solitudini e speranze, il desiderio di tornare, la delusione per i sacrifici fatti a cui non corrisponde mai una ricompensa adeguata. “Snza titolo, tempo, senso e soluzione” è una silloge che accoglie le liriche di Pinto, poeta e cantautore, in cui anche i paesaggi sembrano aver perso la loro bellezza, «La materia è uguale al nulla/ e il nulla è uguale alla materia». Ove «laghi di fuoco/ si celano/ dietro la porta del tempo» e «le nuvole volteggiano intorno al cuore» mentre «i passeri cantano senza ardore». Modererà l’incontro Gianluca Amatucci.