Una giornata di mobilitazione e protesta civile per chiedere il ritiro della DdL regionale sulla Legge Urbanistica, un presidio per manifestare pubblicamente il forte dissenso, per i modi, i tempi adottati dalla Giunta regionale per l’iter di approvazione del DDL di modifica della legge 16/2004. A convocarlo sono associazioni ambientaliste, comitati, sindacati (Legambiente, nu.Ri.Ge. Nuove Ri-generazioni Campania, Fiab, WWF, Italia Nostra, VAS Napoli AIR, Rete Sociale NO BOX, Set, Ada Napoli, Rigenera Campania, Green New deal, Infiniti mondi, CNA, Cgil, Spi Cgil, Fillea Cgil, Sunia, Udu, Flai Cgil, MaiPiuAmianto) che si sono dati appuntamento Giovedì 23 novembre ore 10 presso la sede del Consiglio Regionale Centro Direzionale Napoli.
“Si rischia di approvare una Legge- si legge nella nota- che prevede trasformazioni e nuove volumetrie edilizie senza un reale Governo del Territorio e delle sue dinamiche, che rinuncia al ruolo del Governo Pubblico e Democratico, che prevede di eliminare la ricchezza degli attuali PUC, col doppio livello di pianificazione, strutturale e operativo e che prevede di eliminare persino le analisi geologiche! Pur condividendo l’irrinunciabile obiettivo primo enunciato dalla Legge, ovvero il blocco del consumo di suolo, chiediamo, il ritiro del DdL e l’apertura di una costruttiva fase di collaborazione con il Consiglio Regionale con l’insediamento di un Tavolo di lavoro aperto a tutte le componenti della società portatrici di conoscenza e interessi, per contribuire al superamento della 16/04, che porti in tempi brevi a una stesura conclamata e condivisa di un testo di Legge di Governo del Territorio adeguato ad affrontare le gravi tematiche che colpiscono la nostra regione.