Al Parco Palatucci di Avellino ritorna “Teatro al Parco” organizzato dalla Diocesi di Avellino in collaborazione con le compagnie Atlas e Teatro d’Europa. Si parte il 12 luglio, nello spazio degli impianti sportivi, con “Taxi a due piazze” di Ray Cooney per la regia del gruppo Atlas. Una tipica commedia degli equivoci che fa satira di costume sulla bigamia. Protagonista un tassista londinese che conduce una doppia vita: ha infatti due mogli, che vivono in due luoghi diversi della città, e che non sospettano delle assenze del proprio marito in ragione del lavoro che svolge, che lo porta a essere fuori casa anche nei giorni festivi.
.Sabato 19 luglio “I casi sono due” di Armando Curcio per la regia di Luigi Frasca nel segno di colpi di scena e gag. Memore di una fugace avventura prematrimoniale giovanile con un’avvenente ballerina, l’anziano barone Ottavio Del Duca – esempio perfetto di malato immaginario – si vede costretto a raccontare alla moglie Aspasia, che riversa molto del suo bisogno affettivo sull’amato cane, dell’esistenza di un fantomatico figlio che un’agenzia non certo scrupolosa e onesta gli sta cercando. Dato a balia a un’umile famiglia, il giovane Gaetano Esposito che dovrebbe essere già ‘maturotto’ ha condotto una vita disgraziata da trovatello diventando – privo com’è stato di famiglia, guida ed educazione – uno ‘scostumato delinquentello’.. Ma il destino gli gioca uno straordinario ‘tiro’ in quanto capita proprio nella signorile dimora del barone nelle vesti di un cuoco assunto da poco tempo, ma che ha già portato scompiglio nel tranquillo tran tran della magione destabilizzando il compassato maggiordomo, la vezzosa cameriera, il simpatico cameriere e non solo.
Sabato 26 luglio in scena “L’avaro” tratto da Plauto per la regia di Angela Caterina, una commedia irresistibile e tagliente, in cui l’ossessione per l’oro scatena inganni, paura e risate. La storia ruota attorno a Catenaccio, un vecchio che scopre sotto terra nella sua abitazione una pentola piena d’oro e vive nel costante terrore che gli venga sottratta. Tra colpi di scena e inganni, il pubblico sarà trascinato in una girandola di eventi fino al monologo finale del protagonista, che rivela tutta la sua ossessione per la ricchezza:
Sabato 02 agosto un classico di Scarpetta “Tre pecore viziose” per la regia di Luigi Frasca. Sabato 09 agosto ‘A figliata di Viviani per la regia di Gigi Savoia. La consapevolezza da cui nasce la rassegna è che il teatro, anche d’estate, “può diventare un rifugio: ci accoglie- si sottolinea nella nota della diocesi di Avellino . ci fa sentire parte di qualcosa, ci ricorda quanto sia importante ritrovarsi”. Una rassegna, quella del Teatro al Parco, che si affianca al ciclo di messe all’aperto e alla rassegna di concerti fortemente voluti dal vescovo Aiello che non ha mai smesso di credere nel potere dell’arte e della cultura di rigenerare le comunità