E’ stato un vero e proprio agguato quello riservato ai calciatori del Grotta, ieri pomeriggio sul campo di Rotondi, dove i giallorossi ufitani, primi in classifica nel campionato di Prima Categoria, dovevano disputare la 21esima giornata. I Lions Grotta arrivano al campo sportivo alle 13. 15, accolti da fumogeni e petardi.
“Ci aspettavano una decina di tifosi e qualche dirigente- dice mister Marco Lanza- che incominciavano, appena siamo scesi dal pullman con le minacce e gli insulti”. Ma non è tutto.
“È volato anche qualche schiaffo- continua Lanza- ma siamo riusciti ad arrivare nello spogliatoio lo stesso, dove siamo rimasti chiusi fino ad inizio riscaldamento. Sul campo sono continuati insulti e minacce”.
Quando sembrava tutto finito, dopo il calcio di inizio, di una partita senza storia che i giallorossi stavano vincendo tre a zero, si sono avvicinati un’altra decina di tifosi che, insieme agli altri, hanno ricominciato. “A fine primo tempo, rientrati negli spogliatoi, e quelli della panchina sono rimasti in campo a giocare, cosi anche il nostro segnalinee.
Dopo qualche minuto ci hanno chiamato, quei tifosi avevano scavalcato i cancelli e hanno aggredito i nostri giocatori e soprattutto il ragazzo che fa l’assistente, con pugni e calci. Accusa delle ferite- conclude l’allenatore dei Lions Grotta- perdeva sangue dal naso quindi viste le condizioni l’arbitro ha sospeso definitivamente la partita”. Una gazzarra indegna, insomma. Un episodio che, sui campi dei campionati minori, non dovrebbe accadere.