«Prima di parlare di Stazione logistica e Alta velocità dobbiamo parlare di acqua, e così abbiamo fatto noi sindaci irpini nell’incontro con il ministro Piantedosi». Il sindaco di Mirabella Eclano si affaccia nella sala stampa a Villa Orsini, mentre è in corso il forum del G7, e si concede ai giornalisti, sapendo che l’attenzione sul territorio è uno dei mantra legati all’occasione. Giancarlo Ruggiero lancia dal suo paese l’invito a non disperdere tanto sforzo, perché l’altro grande problema «è la microcriminalità che si insinua dappertutto. Pare che, dopo l’accordo sottoscritto con la Calabria, il ministero dell’Interno voglia sottoscriverlo con la Regione Campania, per destinare più fondi ai Comuni per la videosorveglianza. Qui a Mirabella abbiamo cominciato ad allestire il sistema di senza fondi del G7, la parte relativa a questa occasione è stata appena terminata con 130 telecamere. Ma serve coprire tutto il territorio, soprattutto con i lettori delle targhe».
Il G7 a Mirabella Eclano, sindaco. Come è nato?
«Tutto è partito dalla volontà del ministro Piantedosi di organizzare il G7 qui in Irpinia. Sono cominciati i sopralluoghi della Presidenza del Consiglio dei ministri e dell’Ufficio del G7, per l’individuazione di un territorio con determinati requisiti di sicurezza, con collegamenti stradali, ma anche con strutture ricettive come questa. La scelta è poi ricaduta su Mirabella».
Quando l’ha saputo?
«E’ un percorso partito a ottobre, avevo saputo una mezza notizia, poi il ministro mi disse: devo proporre una cosa per Mirabella. Ho pensato ad una nuova caserma dei carabinieri, e me ne rallegrai. Quando poi mi ha detto del G7, ci sono voluti alcuni minuti per elaborare la notizia. Ma ci siamo subito messi al lavoro».
Come vorrebbe chiudere?
«Che in irpinia dimostriamo di saper organizzare, di saper mostrare le nostre bellezze, l’arte, la storia, l’enogastronomia. Che dobbiamo avere la capacità di rilanciarci. Il G7 non porta ricchezza, ma i riflettori internazionali si accendono. Dobbiamo avere coraggio».
fotoservizio Giovanni Cataldo