Interventi “urgenti” e “non più rinviabili”. Ed il “riconoscimento dello stato di emergenza”. Lo chiederà il Comitato Patto Generazionale, in merito alla questione della crisi idrica. Lo farà sabato prossimo, 12 aprile, alle ore 11, in un incontro presso la sede provinciale del Partito Democratico di via Tagliamento, ad Avellino. Questa è una delle due proposte che il comitato dem, l’altra riguarderà il lavoro sottopagato, presenterà “per affrontare le due emergenze del nostro territorio”.
“Patto Generazionale” si chiede perché l’Irpinia “soffra da anni di interruzione dell’erogazione del servizio” nonostante sia “un’area ricca di risorse idriche”. E lo reputano “inaccettabile”. Anche perché si tratterebbe di “un diritto di accesso ai servizi essenziali”. E l’acqua è uno di questi. Quindi avanzeranno la richiesta del “riconoscimento dello stato di emergenza per avviare interventi urgenti e non più rinviabili. Oltre allo stanziamento di apposite risorse”.
Un altro problema che affligge la nostra provincia è quello del salario minimo “negli appalti pubblici, di lavori e dei servizi”. “Crediamo – continua il Comitato – che il lavoro debba garantire dignità e sicurezza economica”. Per questo propone “l’introduzione del salario minimo di almeno 9 euro negli appalti pubblici, relativo ai servizi, per tutelare i lavoratori e contrastare il lavoro povero”. L’evento di sabato prossimo sarà occasione per discutere queste tematiche e per coinvolgere i cittadini, le istituzioni e tutto il Pd. “In un percorso di cambiamento concreto”. Patto Generazionale li invita, insieme alla stampa e a tutti coloro che vorranno partecipare a questa discussione.