La proposta di Andrea Crippa, vice segretario della Lega, fa discutere. Piazzare il ministro dell’Interno come candidato del centrodestra alla Regione Campania, e spostare Matteo Salvini, leader del Carroccio, dal dicastero delle infrastrutture e dei trasporti al Viminale.
“Ognuno è libero di chiedere ciò che vuole. Ma per noi il governo va bene come è attualmente senza alcun cambiamento”. Lo afferma Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia, intervistato da Affaritaliani.it. “Questa è la linea della Lega, poi c’è tutta la coalizione. Si discuterà insieme delle candidature alle prossime elezioni regionali.
Funziona così in una coalizione. È normale che ogni forza politica abbia le proprie idee e volontà”, nota Nevi, secondo cui “la compagine di governo va bene così com’è e bisogna anche rispettare le persone. Piantedosi è un ottimo ministro dell’Interno e sta facendo un egregio lavoro.
Se si volesse discutere di Salvini all’Interno – aggiunge – bisognerebbe rivedere l’intero equilibrio dell’esecutivo e penso che in questo momento, vista anche la situazione internazionale e quanto sta accadendo con i dazi Usa, sarebbe bene pensare a questo”.
Ma anche nelle l’avvicendamento tra Salvini e Piantedosi fa discutere: “Matteo ha fatto molto bene come ministro dell’Interno e credo sia un valore aggiunto, ma io vorrei ringraziare l’attuale ministro Matteo Piantedosi, che sta facendo benissimo il suo lavoro”. Così il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, in un’intervista a ‘La Stampa’.
Quanto alla battaglia sul terzo mandato per i governatori, “dobbiamo dare ai cittadini la possibilità di scegliere da chi essere amministrati. Se invece una norma gli impedisce questa scelta, c’è un problema di democrazia”, aggiunge. La Corte costituzionale a breve si esprimerà sulla legge con cui il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, ha aggirato il limite di due mandati rendendo possibile una sua candidatura, ma “la Corte potrebbe non dire nulla sul tema del terzo mandato, esprimendosi solo sulla legge della Regione Campania utilizzata per aggirare quel limite. In ogni caso – sottolinea Fedriga – non dobbiamo affidarci alla Consulta, è la politica che deve prendersi la responsabilità di una scelta”.