“Avere un sogno da coltivare aiuta a dare un senso alla propria vita. Non vi fate scoraggiare dalle sconfitte”. Lo sottolinea con forza il cantautore Andrea Sannino agli studenti dell’Ic Aurigemma nel corso del confronto dedicato alla presentazione del suo libro “Prima di abbracciame”, tenutosi questa mattina nell’auditorium dell’istituto. Ad accoglierlo le note di Abbracciame, intonate dagli studenti della secondaria di primo grado “La mia storia dimostra che vale sempre la pena di inseguire i propri sogni. Meglio averci provato e aver sbagliato che avere rimorsi”.
Un sogno, quello di fare musica, nato, come racconta Andrea, nel chiuso del bagno di casa “l’unico spazio dove potevo stare da solo. Prendevo mestoli e pentole e suonavo. Non avevo una cameretta e me ne vergognavo. Oggi ringrazio i miei genitori per i loro sacrifici, papà era collaboratore scolastico, mamma casalinga. Sono loro i veri eroi, coloro che fanno salti mortali, con quel poco che guadagnano, per mantenere le proprie famiglie. Non potevo permettermi di frequentare una scuola di musica ma non ho mai smesso di coltivare la mia passione. Mi sono iscritto all’istituto alberghiero e poi all’università, alla facoltà di economia, esperienze che mi hanno fatto capire quanto la musica fosse importante per me”.
Spiega come anche “i sogni possono germogliare ovunque, anche in un terreno arido come quello del Vesuvio possono nascere frutti bellissimi come il piennolo. Il mio non vuole essere un elogio dell’eccellenza ma un invito a non farsi scoraggiare dalle cadute e dai fallimenti che hanno fatto parte anche del mio percorso”. Ed è un messaggio forte quello che consegna ai ragazzi “Ho scelto raccontare la mia storia perchè tanti giovani si riconoscano in questo racconto. Oggi so con certezza che le persone non si giudicano dagli abiti o dalle scarpe che indossano ma dai sogni che si portano dentro”. Racconta con orgoglio come “anche la mattina dopo essere salito sul palco con Dalla, sono andato, come ogni giorno, a lavorare ai cantieri di Monteforte. Meglio 100 euro guadagnati onestamente che 500 euro guadagnati illecitamente. Molti amici d’infanzia li ho ritrovati in carcere, dove vado spesso per portare la mia musica ai detenuti”. La violenza e la criminalità appartenevano alla quotidianità per i ragazzi di Ercolano, dove è nato “quando dovevamo darci appuntamento, non indicavamo i nomi delle strade ma facevamo riferimento agli episodi di violenza accaduti, ai luoghi in cui c erano state uccisioni o blitz. E proprio la musica mi ha allontanato dalla strada e da strade pericolose”. E spiega “Mi è mancato tutto nella mia infanzia ma è stata felice perché non mi è mancato l’amore. È l’amore che mi ha salvato, da quello per i miei genitori a quello per Marinella, mia moglie che mi ha sempre sostenuto. Non è vero che dietro un grande uomo c’è una grande donna, le donne sono sempre davanti agli uomini”. Confessa di essere innamorato di Napoli ma di sentirsi anche montefortese “Qui vivono le mie sorelle, c’è una parte della mia famiglia”. Ai ragazzi che vogliono inseguire il sogno della musica consiglia di “seguire se stessi e di non farsi condizionare dalle idee degli altri”. E’, quindi, la dirigente scolastica Filomena Colella a sottolineare il valore del messaggio lanciato da Sannino, “un’anima gentile capace di tradurre i suoi sogni in melodia, di vincere ogni genere di difficolta. Il racconto che consegna nel suo libro è un inno alla determinazione e al coraggio, quando si ha un’aspirazione. Tanti i sacrifici che Sannino ha dovuto affrontare fin da piccolo ma che ha superato poichè aveva una meta da raggiungere. Una vita ha senso solo se si coltiva una passione”.
Per lui il premio Maschera del Sorriso, consegnato da Maurizio Merolla e da Gerardo Marano di Monteforte Comicità “Ha saputo trasformare la sua vita in un sogno – ha spiegato Merolla – ci ha dato oggi un esempio di umiltà, quella che caratterizza i grandi artisti, ecco perchè abbiamo voluto consegnargli il premio Maschera del Sorriso, in virtù di quella speranza regalata nei mesi del Covid con il suo Abbracciame. Un premio per la profondità dei sentimenti che trasmette nelle sue canzoni”. Un riconoscimento, quello della Maschera del Sorriso, assegnato anche agli alunni dell’Aurigemma, piccoli vincitori del premio nazionale per il progetto “Piccoli Clown in Corsia”, nell’ambito del Festival della Vita, tenutosi a Caserta il 1° febbraio scorso. Preziosa la presenza all’incontro di Geltrude Vollaro e Franco Simeri, responsabile di Edizioni Mea che hanno sottolineato la bellissima risposta degli studenti che Andrea ha incontrato in tutta Italia nel suo Scuola Tour. A chiudere l’incontro la musica con Andrea che intona “Via Partenope”, facendo cantare tutta la sala.