La movida va bene, ma ci vuole educazione, criterio civile e rispetto degli altri. Altrimenti si rischia di non rispettare quella che viene definita quiete pubblica, il quieto vivere civile in comunità.
E’ una questione di civiltà, e come si diceva di educazione. In questi giorni sono tante le segnalazioni di insopportabili schiamazzi notturni. In particolare dalla zona residenziale di via Francesco Amatucci, la strada parallela a via De Gasperi.
Sono le tre di notte di un giorno feriale e ci sono tanti giovani in giro. Niente di male se non per il fatto che il vociare è altissimo, abnorme, il trambusto è assordante mentre in casa c’è chi ad una certa ora vorrebbe dormire, chi dopo una giornata di lavoro avrebbe bisogno di un irrinunciabile riposo. Ma le auto continuano a andare a sfrecciare come se fossero su una pista di Formula Uno e i ragazzi continuano a fare baldoria.
C’è qualcuno che approfitta di una siepe proprio davanti al portone d’ingresso di una palazzina per fare i suoi bisognini. E no, così non è giusto. Allora buon divertimento giovani, ma nel rispetto delle regole, con educazione.