“I miei racconti sono una scelta di campo. Protagonisti sono antieroi, uomini e donne che scelgono di non aderire ai valori del sistema. Sono perdenti, falliti, personaggi soli o ai margini che riescono, però, a trovare un loro modo di stare al mondo”. A sottolinearlo Luciano Vacca nella sua raccolta “Suoni d’estate” presentata questo pomeriggio al Circolo della stampa in un confronto con Teresa Cucciniello. L’autore, che ha dedicato la sua vita alla politica, al sindacato ma è stato soprattutto un formatore psico-sociale nelle aziende e nelle comunità territoriali, ricorda come “Il cambiamento individuale è possibile solo quando a cambiare è il contesto sociale in cui viviamo. Continuo a pensare che il primo mestiere dello scrittore è vivere, così può capitare che la creazione tragga spunto da fatti realmente accaduti. E’ quello che accade anche in questa raccolta con un viaggio tra ricordi, sogni e invenzioni. Poi, il lettore deve fare sempre la sua parte e interpretare, i libri appartengono ai lettori più che agli scrittori”. E spiega come centrale nella costruzione dei personaggi dei racconti sia il microcosmo rappresentato dagli abitanti delle case popolari di Milano, dove lui stesso vive “Nel cortile dove si spacciava si leggono componimenti poetici. Il quartiere è riuscito a portare avanti una battaglia in difesa della legalità e l’ha vinta. Nasce da questa idea la Biblioteca di condominio intitolata a Falcone e Borsellino, fondata insieme a mia moglie, che si è rivelata fino ad oggi un’esperienza bellissima capace di coinvolgere giovani e meno giovani. In tanti ci sostengono in questa sfida con donazioni gratuite di libri”. Sottolinea come ad entrare con forza nei racconti sia il tema della violenza di genere per ribadire come tanti pregiudizi e discriminazioni culturali ancora non siano stati sconfitti. “Questi racconti brevi – spiega Marco Petruzzella nella prefazione .-caratterizzati da una scrittura concitata, spuria, contaminata talvolta rimandano ai lunghi viaggi on the road degli eroi della beat generation. Certo della qualità dell’uomo Luciano, l’immersione nel suo stile e nella sua memoria e nei suoi testi mi rivela l’autore Luciano”. Ad emergere con forza l’attenzione al sociale che ha sempre contraddistinto l’esistenza di Luciano, nato a Napoli ma presto trasferitosi a Milano. E ribadisce come “I miei libri nascono sempre da percorsi di ricostruzione della mia identità: amori finiti, cambiamenti di lavoro, lutti, tradimenti. In questo caso la raccolta si ricollega alla rielaborazione del lutto per la perdita di mio moglie”. Per sottolineare con forza come “la cultura è sempre scandalo, capace di scuotere e di non lasciare indifferenti”.
 
		



