Continua in Campania il programma di eventi dedicati all’anno dell’Architettura: fino al mese di dicembre le cinque province ospiteranno un denso cartellone di iniziative finalizzate al coinvolgimento del grande pubblico che intendono stimolare una riflessione condivisa sui temi della rigenerazione, della partecipazione e del rapporto tra architettura e qualità della vita.
In data odierna, il principale evento dell’anno dell’Architettura, ovvero il Festival CA23 Campania Architettura_territori plurali – progetto vincitore dell’avviso pubblico Festival Architettura – II edizione, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura – ha ospitato due conferenze con protagonista Stefano Boeri, architetto e urbanista.
Giovedì 27 aprile, alle ore 11, nella Sala Pasolini di Salerno, alla presenza di Vincenzo Napoli, Sindaco di Salerno, di Vincenzo Loia, Rettore dell’Università degli Studi di Salerno, di Pasquale Caprio, Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Salerno, di Bruno Discepolo, Assessore regionale all’Urbanistica ed al Governo del Territorio, di Pasquale Belfiore, Presidente della Fondazione Annali dell’Architettura e delle Città e di Enrico Sicignano Dipartimento di Ingegneria Civile della UNISA, si è tenuta la conferenza dal titolo “Urbania, Pensieri e riflessioni sulla città del futuro”.
“Urbania” è il libro di Stefano Boeri pubblicato nel maggio 2021 dalla casa editrice Laterza, una raccolta di pensieri e riflessioni sulla città del futuro messa a sistema a partire dal primo lockdown, un’esperienza che l’architetto milanese ha saputo trasformare in un’opportunità ripensando alla radice la logica e le forme della vita urbana.
Un momento storico in cui le sfide più urgenti delle città del futuro appaiono ormai improcrastinabili per preservare la vita della nostra specie sul pianeta Terra: de-sincronizzare i tempi della vita urbana, ripensare gli spazi aperti e quelli domestici, cambiare radicalmente il sistema della mobilità, incentivare l’uso delle energie rinnovabili, realizzare architetture verdi, ricostruire un rapporto di reciprocità con le migliaia di borghi abbandonati sparsi sulle pendici delle Alpi e sulla dorsale appenninica, valorizzare la biodiversità implementando il nostro patrimonio di boschi e foreste.
Alle ore 15.30, presso l’ex Tabacchificio SAIM di Capaccio Paestum si è tenuta invece una conferenza di presentazione del progetto definitivo del Masterplan-PIV Costa Salerno Sud alla presenza di Stefano Boeri e di Raffaele Gerometta, di Franco Alfieri, Sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno, di Bruno Discepolo, Assessore regionale all’Urbanistica ed al Governo del Territorio e di Vincenzo De Luca, Presidente della Giunta regionale.
Secondo quanto emerso nel corso dell’incontro, il Masterplan per la valorizzazione del litorale a sud di Salerno rientra all’interno della seconda fase del piano di sviluppo e riqualificazione della costa campana avviato dalla Regione nel 2016; l’obiettivo del masterplan consiste nel ripensare e rilanciare i territori attraverso strategie e azioni in grado di incidere positivamente sulla programmazione di breve e medio termine delle amministrazioni locali.
I territori del masterplan richiedono un ridisegno complessivo della linea di costa attraverso l’introduzione di progetti ad alta sostenibilità ambientale che possano tratteggiare una prospettiva unitaria e uno sviluppo coordinato rispettoso dell’equilibrio tra uomo e natura molto spesso compromesso a causa di fenomeni legati all’abusivismo e all’uso inappropriato del suolo.
D’altra parte, le strategie del masterplan si strutturano a partire dai territori non edificati come elementi di grande qualità ambientale che circondano e delimitano le aree urbane intersecandosi con le campagne agricole in questa zona molto fertili e che potranno essere il volano per una rinnovata qualità urbana e ambientale.
La piana del Sele, da questo punto di vista, rappresenta uno dei distretti agricoli più importanti della regione avendo coniugato al suo interno sia l’agricoltura produttiva che l’allevamento, creando per il primo una maggiore settorializzazione a nord del fiume Sele e per il secondo una maggiore localizzazione nella parte a sud dell’asta fluviale.
Tali elementi definiscono due paesaggi molto distinti: a Nord il territorio è fortemente connotato dalla presenza delle serre per la produzione agricola di 4° gamma, mentre a Sud il paesaggio agricolo si distingue per la presenza puntuale degli allevamenti circondati da produzioni agricole prevalentemente monocolturali.
Il masterplan cerca di coniugare i 2 macro-paesaggi attraverso una chiave di lettura comune, quella della sostenibilità ambientale e della produzione energetica da fonti rinnovabili, tema di grande attualità e sensibilità sociale che, proprio attraverso il masterplan, potrà trovare spazi di sperimentazione e applicazione.
Il Masterplan si è concluso con lo sviluppo di 7 progetti pilotache potranno rappresentare un modello di applicazione delle azioni strategiche. I progetti sono:
– Salerno: Hub Porta Nord;
– Pontecagnano – Faiano: Parco costiero del turismo sostenibile;
– Battipaglia: Parco dello sport, della cultura e dell’intermodalità;
– Eboli: Parco fluviale dell’innovazione energetica;
– Capaccio Paestum: Parco archeologico della cultura e del divertimento;
– Agropoli: Parco del porto e della rinaturalizzazione – Castellabate: Hub Porta Sud.
Il Festival CA23 Campania Architettura_territori plurali è organizzato dalla Regione Campania insieme a partner istituzionali pubblici e privati, ed è dedicato, in questa prima edizione, ai “territori plurali”, ovvero alla complessità e alla varietà dei territori della regione, una ricchezza imprescindibile da cui partire per rispondere alle domande di cambiamento della società e attivare una rigenerazione reale dei contesti.
“Il Festival dell’Architettura rappresenta, in qualche modo, l’attuazione della legge per la Promozione della Qualità dell’Architettura, che la Regione Campania ha promulgato nel 2019”, afferma l’Assessore Discepolo, “e conferma il lavoro che, da alcuni anni, stiamo facendo in questa direzione per diffondere nelle nostre comunità il valore sociale dell’architettura.”
Oltre 60 eventi tra laboratori partecipativi (living lab), convegni, talk, mostre, installazioni, passeggiate alla scoperta del patrimonio di architettura moderna e contemporanea per attivare, con la partecipazione e il coinvolgimento di un pubblico ampio, una riflessione sulla capacità dell’architettura di interpretare la diversità dei luoghi e migliorare la qualità della vita delle persone.
Il progetto, che tra gli obiettivi annovera anche quello di intraprendere nuovi percorsi di attivazione dei territori, ha anche una dimensione internazionale, attraverso un partenariato con l’École Nationale Supérieure d’Architecture Paris-Malaquais, che promuoverà in Francia i risultati del festival e la conoscenza dell’architettura italiana contemporanea con l’obiettivo di sviluppare anche lo scambio di buone pratiche e la mobilità dei giovani architetti campani.
I luoghi in cui si è svolto il Festival sono distribuiti sul territorio regionale e sono stati articolati in tre aree tematiche, all’interno delle quali si sono insediati sei Living Lab, laboratori di co-progettazione con i quali si sono attivate azioni di conoscenza profonda dei contesti e del patrimonio di architettura moderna e contemporanea e si sono sviluppate azioni progettuali con workshop di progettazione partecipata.
Il Festival rappresenta il punto di partenza di un progetto più ampio – Campania Architettura CA23, un anno dedicato all’Architettura – che per tutto il 2023 renderà la Campania luogo privilegiato del dibattito su architettura e paesaggi, a livello nazionale e internazionale.
Tra le varie iniziative che verranno ospitate o promosse, a giugno, in materia di restauro architettonico, si terrà il III convegno di SIRA, la Società Italiana per il Restauro dell’Architettura; gli architetti paesaggisti europei si incontreranno invece a ottobre per l’assemblea generale (IFLA Europe) e il convegno internazionale curato dall’AIAPP (associazione italiana architettura del paesaggio).
Sui temi dell’urbanistica si svolgeranno, nel mese di novembre, la XIV biennale delle città e degli urbanisti europei, il XIII premio degli architetti pianificatori europei con il XIII workshop dei giovani architetti pianificatori e l’assemblea generale di ECTP-CEU, il consiglio europeo degli urbanisti.
Fino a marzo 2024 si svolgeranno inoltre le iniziative legate alle celebrazioni per i 250 anni dalla morte di Luigi Vanvitelli, grande architetto della Reggia di Caserta, e alla valorizzazione della sua eredità materiale e immateriale.
“È un programma ricco e ambizioso”, dichiara il Presidente De Luca, “che pone la Regione Campania all’avanguardia sulla scena nazionale e che, nell’ambito delle politiche di governo del territorio regionale, promuoverà il ruolo dell’architettura contemporanea come fattore positivo di sviluppo sostenibile ed elemento determinante nella trasformazione urbana.”
“Il nostro progetto per il litorale sud di Salerno si misura con un sistema territoriale che non coincide con la Regione e nemmeno con un’area urbana: è piuttosto un sistema costiero vario e complesso, con la presenza di 8 comuni, eppure dotato di una sua unitarietà. Credo che il lavoro che n09abbiamo fatto, nel proporre sia interventi puntuali su 7 aree specifiche che progetti unitari sulla mobilità, sulla forestazione, sulla produzione agricola sostenibile e sull’energia, possa rendere questo territorio un modello per la riqualificazione e la rigenerazione delle aree costiere in Italia”, conclude l’architetto Stefano Boeri.