Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani accoglie con grande attenzione il messaggio del cardinale Matteo Maria Zuppi al Meeting di Rimini 2025: “Le sue parole – fa sapere il presidente Cnddu Romano Pesavento -, incentrate su dialogo, riconciliazione e impegno della comunità internazionale per la pace, rappresentano un monito forte e attuale per tutta la società civile. Per noi educatori, la partecipazione del cardinale non è solo un richiamo simbolico: indica una responsabilità concreta per la scuola italiana”.
“Le parole di Zuppi – ‘nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi’ – trovano nella scuola un significato immediato e urgente. L’educazione è il luogo dove si costruiscono i mattoni della convivenza civile, della solidarietà e della cittadinanza globale. Qui, ogni docente diventa un tessitore di ponti, capace di promuovere rispetto dei diritti, inclusione e attenzione all’altro, anche in contesti segnati da conflitti o marginalità”.
“Il messaggio del cardinale Zuppi ha un valore educativo straordinario per gli studenti: invita a riflettere sulle conseguenze delle divisioni e delle discriminazioni, stimola la consapevolezza dei diritti umani e promuove un senso di responsabilità attiva nei confronti della comunità. Incoraggia i giovani a diventare cittadini critici, empatici e pronti a costruire una società più giusta”.
“Il Cnddu aderisce pienamente a questo messaggio, convinto che la scuola debba essere protagonista nella formazione di una cultura di pace, dialogo e accoglienza. Sostenere i valori richiamati da Zuppi significa offrire agli studenti strumenti concreti per affrontare le sfide del mondo contemporaneo con coraggio e solidarietà. La scuola italiana ha il compito di tradurre in pratica il messaggio del cardinale: sviluppare nelle nuove generazioni una coscienza critica, sensibilità interculturale e capacità di dialogo- Solo così la pace non rimarrà un ideale astratto, ma diventerà esperienza quotidiana, nei rapporti tra studenti, tra comunità scolastiche e con il territorio”.
“Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani invita quindi tutte le scuole a raccogliere l’eredità educativa del cardinale Zuppi, traducendo il richiamo alla fraternità, all’accoglienza e alla costruzione di ponti in azioni concrete. La scuola italiana può e deve essere un laboratorio di pace, dove i “mattoni nuovi” non restano parole, ma diventano strumenti concreti per formare cittadini responsabili e consapevoli dei propri diritti e doveri.