Trasformare Avellino in una città aperta al mondo, capace di valorizzare le diverse culture. E’ la sfida che lancia Rosanna Sirignano, candidata con App-Avellino prende parte a sostegno di Gengaro. Nel 2019 ha fondato MaryamEd, la prima piattaforma per la formazione online dedicata al mondo arabo-islamico. Dopo aver conseguito il dottorato in Germania è tornata a vivere ad Avellino dove da sempre promuove e costruisce eventi culturali. È impegnata a livello nazionale nel dialogo interreligioso e nella diffusione di conoscenza transculturale. È autrice di diversi articoli e dei libri ‘La mia Siria’ e ‘Il velo dentro’
Perchè hai scelto di candidarti alle amministrative con App Avellino prende parte?
Da quando è stata fondata nel 2019 prima delle scorse elezioni amministrative, ho sempre riconosciuto in APP un importante spazio di partecipazione politica e impegno per la città in linea con principi di trasparenza, democrazia e attenzione alle esigenze di tutte le compagini della città, come dimostrato dall’encomiabile lavoro svolto in questi anni dal consigliere Francesco Iandolo.
Quali istanze vuoi portare in Consiglio Comunale?
Il mio lavoro sarà in continuità con quello da sempre svolto nella città nell’ambito culturale e sociale. Ho vissuto all’estero per diversi anni e oggi il mio lavoro di formatrice transculturale e fondatrice della prima piattaforma di e-learning dedicata al mondo arabo-islamico mi porta spesso a viaggiare. Il mio desiderio è portare quello che imparo altrove qui, affinché questa sia una città aperta al mondo, con spazi dove si valorizzino le diverse culture e si discuta di temi che ci riguardano tutte e tutti. Proprio negli ultimi mesi grazie anche al sostegno di associazioni come Arci sono stata promotrice di eventi di rilievo internazionale dedicati alla tragedia che sta attraversando la Palestina, luogo di cui sono esperta.
Quali rappresentano le priorità per la città?
In questo momento abbiamo bisogno di trasparenza degli atti e coinvolgimento delle cittadine e cittadini nei processi decisionali attraverso percorsi condivisi nell’analisi delle esigenze della città e nelle risposte da dare a queste esigenze. In questo senso io garantisco di mettere a disposizione la mia capacità di ascolto per lavorare insieme alle cittadine e ai cittadini su quelle che sono le priorità, con grande attenzione a chi si sente minoranza discriminata, penso agli stranieri della città, alle persone LGBTQ+, alle persone musulmane o di altra fede, che possano davvero tutte e tutti partecipare alla costruzione del Bene comune.
Perchè hai scelto di sostenere Gengaro come sindaco?
Ho scelto la possibilità di amministrare la città con una visione democratica, trasparente e partecipata di cui Gengaro è portavoce. L’unione di tante realtà ed energie diverse del centro-sinistra mai come in questo momento si è resa necessaria per costruire uno spazio di partecipazione attiva al benessere di Avellino. Per questo abbiamo creato un programma pensando al breve termine ma anche immaginando una visione di lungo periodo rispetto alla città, basato sul lavoro svolto in questi anni che si intende proseguire con maggiore determinazione.
Può rappresentare un reale cambiamento per la città?
Avellino non ha bisogno di grandi stravolgimenti ma di un cambiamento che passi dalle idee collettive, da un’amministrazione partecipata e al servizio del bene comune. Per realizzarlo abbiamo bisogno di elettori che abbiano questo orizzonte. Il vero cambiamento nasce dalle avellinesi e dagli avellinesi che si recheranno alle urne, non per se stessi e nemmeno per noi, ma per tuttə.