Chiude la moglie in casa, la minaccia e la picchia, condannato a tre anni di reclusione per maltrattamenti in famiglia. Si è chiuso cosi il processo davanti al giudice monocratico del Tribunale di Avellino Sonia Matarazzo nei confronti di un 37enne di nazionalità indiana che da alcuni mesi aveva raggiunto l’Italia insieme alla moglie e alla loro bambina. L’uomo durante la permanenza in Italia aveva sottoposto la moglie, di 34anni a continui maltrattamenti, accecato dalla gelosia. In preda ai fumi dell’alcool spesso l’avrebbe picchiata e minacciata di morte.
La donna, che si è costituita parte civile nel processo, è stata rappresentata dal penalista Stefano Vozella. La Procura ha invocato una condanna a tre anni di reclusione. La difesa dell’imputato, l’avvocato Carmine Raffaele, ha evidenziato come le denunce della donna, che avevano portato al suo ricovero in una casa famiglia e al divieto di avvicinamento per il marito, fossero giunte solo al terzo intervento da parte dei Carabinieri.
Sono stati i carabinieri di Solofra a trovare la donna in lacrime su una panchina. Dalle indagini è emerso la storia di violenze e minacce di morte. L’uomo in diverse occasioni ha detto alla moglie “ti uccido… Ese uccido te uccido anche nostra figlia”. Per gelosia il 37enne ha anche impedito alla donna di uscire di casa, chiudendola a chiave e tenendola bloccata per otto ore. Ora si attendono le motivazioni della sentenza che sarà depositata entro 30 giorni.




