“La Campania, insieme a Lombardia e Veneto, è tra le poche Regioni italiane ad avere oggi un bilancio sanitario attivo. Un risultato che non arriva per caso, ma grazie a scelte difficili, anni di sacrifici e una gestione rigorosa che non ha mai rinunciato alla tutela della salute dei cittadini.”
Così Giuseppe Sommese, consigliere regionale e presidente della I Commissione, commenta il blocco da parte del Governo del percorso di uscita della Campania dal piano di rientro sanitario.
“Bloccare l’uscita a tre mesi dalle elezioni non ha nulla di tecnico e molto di politico. È una scelta che offende un’intera comunità e riporta la sanità al centro di logiche centraliste e punitive che non possiamo più accettare. Il tutto in un contesto drammatico: ogni anno siamo sottodimensionati di unità tra medici e infermieri, con 10.000 camici bianchi e 15.000 operatori sanitari in meno rispetto ad altre regioni. È una vera emergenza, e questo blocco è pretestuoso e inaccettabile. Basta trattare la Campania come una regione di serie B.”
Sommese sottolinea come questa decisione non colpisca un’amministrazione, ma milioni di cittadini che da anni aspettano di vedere riconosciuto il lavoro fatto. “Abbiamo risanato i conti, abbiamo migliorato i servizi, abbiamo dimostrato di saper governare la sanità. Ora pretendiamo rispetto istituzionale e parità di trattamento. La sanità non può restare ostaggio della propaganda. ”
“Noi continueremo a batterci con serietà e determinazione, perché i campani hanno diritto a una sanità libera da vincoli ingiustificati. Non ci interessa lo scontro, ma non accetteremo mai la resa.”