Auto parcheggiate a ridosso dell’area lacustre a Campo Maggiore, Mercogliano, solita storia secondo le associazioni “Sos Natura e Ambiente è/e Vita”. «Solita storia, solito “spettacolo” indegno ed indecoroso che puntualmente si verifica in uno dei siti più sensibili ricadenti all’interno del perimetro del Parco Regionale del Partenio (ebbene si: il Partenio è, o meglio, sarebbe un’area protetta)», commentano le associazioni in una nota stampa.
E riprendono le dichiarazioni del sindaco di Mercogliano, Vittorio D’Alessio, intervistato da alcune emittenti locali, quando ammette “che si sono verificati, in occasione della Pasquetta, episodi abbastanza gravi, soprattutto in merito alle invasioni, con le auto, di Campo Maggiore”. Le due associazioni non si appassionano davanti alle promesse di maggiori misure di sicurezza fatte dallo stesso sindaco, e anzi rilanciano il loro impegno, ricordando di aver ricevendo «promesse puntualmente disattese». Con qualche nota el recente passato: «Ci preme rammentare al sindaco di Mercogliano che, nel corso degli anni addietro (segnatamente nel 2022), diverse associazioni operanti sul territorio, hanno provveduto -mediante il ricorso a solleciti via PEC (inviati al comune e all’ente parco), articoli sui quotidiani, speciali mandati in onda su emittenti locali- non solo a denunciare la situazione di degrado che da anni imperversa a Campo Maggiore, ma anche a richiedere, con insistenza, la chiusura degli accessi. Risposte pervenute? Nessuna. Anzi no: qualche proclama, ma nessun fatto concreto. Pertanto, rivolgiamo al sindaco il solito quesito: quanto altro tempo dobbiamo attendere, affinché vi decidiate a prendere, una volta per tutte, provvedimenti per salvaguardare un sito di così elevato pregio? Prima di concludere, riteniamo doveroso rivolgere qualche domanda all’amministrazione dell’ente Parco Regionale del Partenio, anch’essa per nulla esente da colpe. Cosa hanno fatto il presidente e i suoi collaboratori per tutelare la preziosissima biodiversità che insiste sul pianoro di Campo Maggiore? Come pensano di far rispettare l’ordinanza, emanata il 30-09-2022, in seguito alle continue pressioni dei soliti “ambientalisti cattivoni”, che vieterebbe il transito veicolare sulla piana, ma che tutto ha sortito, tranne l’effettiva salvaguardia di un habitat prioritario? Forse ricorrendo all’installazione, maldestra e sgangherata, di qualche (pseudo) cartello, inchiodato ad un albero? Tra mille dubbi, auspichiamo che questa volta sia quella buona, che ai post sui social e alle interviste seguano i fatti. Altrimenti ci vedremo definitivamente obbligati a rivolgerci all’Autorità Giudiziaria».
Così le Associazioni firmatarie SOS Natura ed Ambiente è/e Vita.