Voluto, amato e sognato da sempre dall’evergreen Felice Peluso, “Spalle al muro” curato da Felice Peluso, con la prefazione di Filomena Carrella, accoglie le voci, l’animo, di chi, nello smarrimento di un dolore immenso, ha saputo tirare fuori dal proprio animo un atto di immensa generosità, pensando al futuro. Non c’è atto più grande, più caritatevole della donazione, regalando una speranza a chi vedeva la propria vita legata ad un filo.
Al fianco di Felice Peluso, trapiantato per ben due volte e da venti anni, si sono stretti tanti autori che hanno aperto il loro cuore e hanno voluto lasciare la propria testimonianza e sono: Amico Manila, Asaro Anna, Balducci Annalisa, Beggio Paola, Bellunato Marika, Bruno Franca, Calabrò Alessandro, Cangialosi Angelo, Carella Maria Assunta, Colucci Annamaria, Corbellini Francesca, Costabile Iole, Covi Monica, D’Avino Olga, De Maglie Gabriella, De Pascale Marianna, De Polo Muratori Doria, De Renzi Paolo, Di Alessandro Alessandra, Famiglia Gelso, Farinola Anna Rosa, Fazio Simona, Gaetani Elvira, Giaroli Federico, Gori Maria Elena, Grassi Francesca, Inzerillo Daniele, La China Margherita, Liquori Mira, Lo Gioco Cettina, Mallia Anna, Mancano Tiziana, Melison Maria Pia, Mollo Aniello, Orlando Francesca, Nespola Cristhel, Parisella Shana, Piricullo Marcella, Radice Samantha, Regina Patrizia, Rocchi Lucia, Ronca Anna Rosa, Santoro Piera, Severino Savio, Spadaro Daniela, Stefano Antonella, Suor Carla Meschini, Trinchese Antonietta, Venditti Guglielmo. Autori poesie: Cimino Annalena, De Masi Melania, Di Mauro Aldo, Forino Ferdinando, Gargano Alfonso, Grassi Francesca, Greco Ivana, Menna Francesco, Montella Carmine, Patitucci Francesca, Russo Laura, Venditti Guglielmo.
La copertina del libro è impreziosita dall’opera artistica del maestro Prisco De Vivo e da una postfazione di Elena Pepe e Angelo Buglione medici presso l’ospedale G.Moscati (AV). Un ringraziamento anche ad Annalisa Colucci psicologa e psicoterapeuta, all’amica Felicetta Lombardi e al gancio Siciliano a Cettina. Il libro si apre con questa intensa e passionale prefazioni, scritta dalla giornalista, scrittrice e musicista Filomena Carrella. Che vuole così commentare ‘’Il Coraggio di Donare!’’
Una prefazione dai toni caldi, intensi e veri, che avvicina il lettore al testo con la delicatezza che è consuetudine della Carrella. ‘’La vita è un miracolo unico e ineguagliabile, un dono prezioso che ci viene concesso per un tempo limitato, affinché possiamo riempirlo di amore, speranza e significato. In questo cammino, la donazione degli organi si rivela come uno degli atti più nobili e altruistici, in cui il dolore e la perdita si trasformano in una fonte di nuova vita e possibilità per altri. È un gesto che va oltre il mero intervento medico, abbracciando una visione della vita che riconosce il valore della continuità e della rinascita. Chi sceglie di donare trasforma la propria fragilità in forza, creando un legame invisibile e duraturo tra chi dà e chi riceve, un ponte di solidarietà che abbatte le barriere del tempo e dello spazio. Da tenere in considerazione delle storie che Illuminano il nostro cammino, a tal riguardo da ricordare una delle prime famiglie che in Italia hanno vissuto la donazione. La storia della famiglia di Nicholas Green è solo uno dei tanti esempi che testimoniano come, anche nei momenti di profonda tristezza, possa nascere la luce. Grazie a quel gesto di incommensurabile generosità, furono possibili sette trapianti che donarono una seconda possibilità a giovani e adulti, trasformando il dolore in una rinascita.
La donazione è un dono da vivere come ‘’Eredità Spirituale e Sociale’’. Donare significa lasciare un’eredità che vive nei sorrisi, nelle seconde possibilità e nei ringraziamenti di chi ha ritrovato la vita, un messaggio che si perpetua attraverso le generazioni.’’ Questa prefazione si propone di essere un invito a riscoprire il valore dell’altruismo e della generosità, a guardare oltre le sofferenze e a riconoscere nel gesto della donazione la promessa di un domani migliore. Le pagine che seguiranno narrano storie di chi, con un semplice ma profondo atto d’amore, ha contribuito a scrivere una nuova pagina nel grande libro della vita. Perché donare significa dare luce, e ogni luce accesa è un segno indelebile di speranza, un messaggio che risuona nel cuore di chi sa che, in fondo, la vita è davvero un dono da condividere.’’