Grottaminarda – Con il mezzo milione di euro, finanziato dalla Regione Campania, si avvia le fase più importante, e operativa, del Masterplan. Con la promessa, ma è più una necessità, di non vanificare la progettualità e, quindi, il futuro dell’Area Vasta. Le aree più interne della valle dell’Ufita, insomma.
Il responsabile tecnico del Masterplan, Marcantonio Spera, sindaco di Grottaminarda, sottolinea come”alla luce di questo finanziamento regionale, che mi preme ricordare va alle Università, otto, con le quali ci riunirono per iniziare i lavori e pianificare futuro per questi territori. Prevediamo uno sviluppo territoriale aldilà della viabilità,di infrastrutture, che saranno il primo passo per una mobilità sostenibile delle nostre aree”.
Il Masterplan l’altro responsabile politico è il sindaco di Ariano Irpino Enrico Franza – mette alla prova le vostre capacità. Perché questo territorio non può più essere lasciato nel dimenticatoio.
“I Comuni del Masterplan sono un tutt’uno. E non possiamo più perdere tempo. Abbiamo tutti una unica esigenza. Quella di essere determinati, oltre che operativi. Perché tutto quello che si sta costruendo intorno a questa valle non vada vanificato. Questa operatività – continua Spera – sarà il banco di prova, infatti, per la rinascita delle aree interne che sono state mortificate dalle linee dettate dal piano strategico nazionale. Su dati probabilistici qualcuno ha ritenuto di certificare l’eutanasia di queste terre. L’area vasta, invece, dimostra il contrario con la nascente piattaforma logistica limitrofa alla stazione Hirpinia. E poi contiamo uno strato sociale, culturale, economico e culturale importante che va soltanto sottolineato”.
Lei spesso parla di superamento dei campanilismi, di mettere insieme tutte le energie perché queste comunità rinascano.
“I passi che facciamo li facciamo tutti insieme. Dobbiamo capitalizzare, in questo momento storico, tutte le volontà positive per far rinascere le nostre aree interne. Sottolineo perciò la necessità di fare squadra e volare verso una progettualità virtuosa che deve riprendere tutte le componenti necessarie, l’unità e verificare, quindi, vocazione e pregi delle nostre zone interne e nobilitarle. Quindi ecco la grande utilità delle Università”.
Cosa deve fare, e cosa sta facendo, la politica.
“Deve fare la sua parte – risponde il sindaco di Grottaminarda -. Mi sono già fatto promotore, in una assemblea dell’Anci, di organizzare proprio a Grottaminarda una assemblea in cui si parli di aree interne, con il presidente Gaetano Manfredi. Come circolo PD stiamo pensando, con il segretario Nicola Cataruozzolo, ad una festa dell’Unità che riprenda il concetto chiaro, a uomini e donne non solo del nostro partito, è richiami l’attenzione sulle aree interne e su sviluppo e rilancio della nostre comunità. Chiediamo alla federazione provinciale dem che ci accompagni nell’ organizzazione”.
Per superare i campanilismi occorre una visione più complessiva.
“Il Masterplan è uno strumento importante per programmare lo sviluppo secondo ogni vocazione territoriale intorno alla valle Ufita. I nostri paesi sono ricchi di cultura, attrattive e operosità che vanno dell’enogastronomia, ai monumenti e all’ambiente. Dobbiamo ottimizzare, migliorare e rifunzionalizzare questa nostra area affinché il completamento dell’Alta velocità, con una grande azione di marketing, nazionale ed internazionale, renda i nostri territori utili per il Sud e l’Italia. E per tutti quanti noi”.
500 mila euro tanto per cominciare. Sono pochini. Ma bisognerà fare di più. Questi a cosa effettivamente serviranno?
“Aldilà della viabilità e infrastrutture, bisognerà equilibrare sul territorio una serie di interventi. Che garantiscano, a tutte le aree, opportunità di lavoro, economia e crescita. Con le Università ci sarà in grande lavoro concertato con l’area tecnica che metterà a disposizione i tecnici di tutti i Comuni. Non solo riammagliamento stradale, di cui pure ci sarà bisogno. Ma uno sviluppo complessivo di tutte le aree. Che è già cominciato, perché regione Campania ha già acquisito tutti i progetti importanti delle varie comunità e cosi come pure il comitato tecnico del Masterplan ha già tanto materiale. Adesso bisognerà riorganizzare tutto questo. E capire cosa vogliamo fare, dove vogliamo andare. In maniera virtuosa mettere tutte queste cose per creare un grande progetto di crescita e rinascita delle aree interne”.
“