E Franco Bassi a rassicurare fan e appassionati dello Sponz sulla presenza di Vinicio alla rassegna in programma quest’anno a Calitri dal 28 al 30 agosto “Io, che ho visto Il Cantante non dormire per intere settimane pur di essere presente e “attore protagonista” di ogni evento nel corso delle 24 ore delle intere giornate di Sponz, resto davvero meravigliato della domanda. E non lo fa, credetemi, per una smania di protagonismo. Fosse per la sua natura, probabilmente sarebbe più propenso a rimanere in disparte”
Bassi si sofferma sul senso dello Sponz “E’ da sempre l’espressione più completa di una idea che nasce dall’urgenza di diffondere ciò che spesso una canzone da sola non può contenere.
Quest’anno il tentativo di proporre insieme alla comunità Calitrana un – recinto di umanità – in un contesto generale di disumanità crescente, e’ il suo preciso tentativo di dimostrare, insieme a tutti voi (leggasi noi) che e’ ancora possibile rimettere al centro della nostra esistenza valori come l’accoglienza, la pace, il rispetto per l’ambiente, la ricchezza dello scambio culturale nella diversità, il valore dell’essere umano come patrimonio dell’umanità”.
Poichè, ribadisce Bassi, “Ogni nota dello Sponz Fest nasce da stimoli di riflessione offerti da lui. Lui c’è, come ci siete voi, per ascoltare, per partecipare, per dire la sua, membro come voi di una comunità attiva. C’è’ solo che lui ha spesso la capacità di dire o cantare le cose meglio di altri. Per questo è piacevole ascoltarlo e…., comprendo la vostra smania di domandare dov’è? Lui, lo sapete, è ovunque! Non so neppure se lo posso dire, ma ve lo dico lo stesso: quest’anno ha composto anche un pezzo meraviglioso ispirato a questa edizione dello Sponz. Sono certo che sarà la canzone che ci porteremo a casa come un ricordo da rispolverare nei momenti di sponzalgia. Come nello stile consolidato in questi tredici anni, la riuscita degli intenti è sempre legata, come ama dire lui, “al miracolo” e quindi tutto può accadere. Compreso un dono finale per tutti coloro che credono ancora nell’impossibile“