Un’eredità di sguardi e linguaggi che abbraccia passato e presente, tradizione e modernità, partendo dalla lezione del principe dei musici Carlo Gesualdo. E’ l’idea da cui nasce la Summer School “Dalla modernità a Gesualdo. Percorsi internazionali di studi letterari, storici e artistici”, presentata questa mattina nel corso di un incontro al Circolo della stampa. A partecipare all’incontro il vicario don Pasquale Iannuzzo, Carmine Pinto direttore studi umanistici dell’Università di Salerno, Stefano Grazzini, direttore area didattica Lettere di Unisa, Rosa Giulio, componente direttivo Adi-Associazione Italianisti, Miriam Voghera, coordinamento dottorato studi letterari e storici Unisa, Daniele Crivellari, coordinatore del curriculum studi letterari Unisa, Siria Guzzo, coordinatrice di studi linguistici Unisa, Stefano Amendola, delegato dipartimento studi umanistici terza missione Unisa, Edgardo Pesiri, presidente Associazione Carlo Gesualdo, Silvia Tatti, coordinatrice Adi – Associazione Italianisti, Sebastiano Valerio, segretario Adi, Clara Allasia, direttore Centro studi Interuniversitario Sanguineti, Cristina Cappelletti, presidente del Centro studi tassiano di Bergamo.
E’ il professore Carlo Santoli , docente all’Università di Salerno, a spiegare il significato di cui si carica la nuova edizione della Summer “Abbiamo scelto di partire dal concetto di modernità artistica e letteraria che collega Carlo Gesualdo a poeti del Novecento come Montale, Saba e Zanzotto attraverso la lezione di Tasso e Sanguineti. Sia Montale che Saba e Zanzotto, nonostante la diversità, hanno una particolarità di ordine stilistico ed espressivo, legata a un linguaggio scabro unito a una forte dissonanza, si fanno interpreti di sperimentalismo, frammentarietà, frazionamento della parola, a sottolineare la disarmonia dell’antropologia dell’essere. Ci troviamo di fronte a un’espressività poetica e figurativa, che si collega a un elemento introspettivo, alla soggettività, è il segno di una modernità che guarda a Sanguineti e a Tasso, attraverso le cifre dell’inquietudine e del tormento, fino ad arrivare a Gesualdo”. Santoli sottolinea come cuore della Summer sia “l’incontro tra le arti, si fa riflessione sulla nostra realtà, ci aiuta a riscoprire la nostra identità e dunque la condizione problematica della nostra modernità alla luce della catastrofe antropologica e sociale che viviamo. Quale soluzione migliore di fronte a questa crisi se non la poesia che ci consente di attraversare il patrimonio e riscoprire il territorio?. Un viaggio a ritroso per cercare di cogliere l’armonia nella disarmonia, chiamando a raccolta associazioni e istituzioni. E’ questa l’idea da cui nasce la sfida del Polo Umanistico che portiamo avanti come Sinestesie in collaborazioni con Unisa e le altre realtà del territorio. Solo mettendo a sistema le risorse di questa provincia, unendo le forze, senza megalomanie e campanilismi, possiamo rilanciarla. La Summer School proseguirà, alternando sessioni in presenza e on line, nei giorni successivi con l’omaggio a Savarese e La Penna e ai grandi della letteratura, che hanno saputo restituire vita alla lezione di De Sanctis”
Nel pomeriggio, spazio alla tavola rotonda sulla scommessa del polo umanistico tra arte, fede, cultura e formazione, che ha riunito le associazioni Sinestesie, Carlo Gesualdo, Fontanarosa, l’Istituto comprensivo Perna Alighieri, il Conservatorio Cimarosa, l’Accademia dei Dogliosi, Amica Sofia, l’associazione Hirpus, Avellino letteraria, Gruppo archeologico irpino Società Protezione Beni Culturale. Un confronto per riflettere sul ruolo che può rivestire la cultura nel rilanciare i territori. E’ il professore Pellegrino Caruso a porre l’accento sul ruolo a cui è chiamata la scuola “Oggi più che mai deve essere ancorata alla vita, deve educare al valore e alla cura della nostra esistenza. Dobbiamo insegnare ai giovani a essere contestatori, ad essere luce e marea, acquisendo la capacità di trasformare la società”. Il giornalista Fiore Carullo si sofferma sul valore della fratellanza in una società che continua a non investire sui servizi, il sociologo Paolo Matarazzo sottolinea la presenza di una rete di associazioni sul territorio che chiedono una città bella, capace di farsi promotrice dei valori dell’arte. La professoressa Mirella Napodano di Amica Sofia evidenzia la sfida di un’arte attenta alla salvaguardia dell’umanità e del creato. “Confrontandomi con i ragazzi avverto il loro bisogno di filosofia come risposta ai bisogni dell’esistenza, I giovani vivono un universo di passioni tristi, di qui l’importanza dell’impegno che portano avanti iniziative come la Summer School per restituire speranza alle nuove generazioni”. Fabrizio Pesiri di Hirpus pone l’accento sul legame tra beni immateriali e territorio, che deve diventare “sempre di più luogo di appartenenza, in risposta ai bisogni della comunità di riappropriarsi di spazi pubblici dove far sentire la propria voce. La Summer School può diventare sempre di più un laboratorio permanente di idee e proposte, un luogo di partecipazione, capace di promuovere nei giovani un forte senso civico”. Gerardo Troncone del Gruppo Archeologico Irpino evidenzia l’abbandono in cui versano alcuni luoghi simbolo della città. “Abbiamo rischiato anche che abbattessero il Ponte della Ferriera, un’opera straordinaria che ha un ruolo cruciale nella città”. E punta l’indice contro il campanilismo “Tra i mali della nostra provincia”. E’ quindi il notaio Edgardo Pesiri dell’associazione Carlo Gesualdo a evidenziare l’importanza di ripartire dall’uomo che fa la storia “Un’umanità a cui dobbiamo tornare, a partire da valori come uguaglianza e fratellanza. L’arte, più che mai, deve educare alla cittadinanza e alla responsabilità”. A parlare della centralità di una rete tra realtà del territorio e della necessità di dare speranza ai giovani che si formano in provincia perchè possano restare nella loro terra il direttore del Conservatorio Cimarosa Maria Gabriella Della Sala. A E si sofferma sul valore della musica come strumento per accendere la scintilla negli allievi. A portare i propri saluti in videomessaggio anche l’assessore regionale Lucia Fortini che pone l’accento sulla sperimentazione legata all’educazione all’affettiva nelle scuole campane per rispondere alla crescente fragilità dei giovani. Un bisogno evidenziato anche dalla dirigente dell’Ic Perna Alighieri Amalia Carbone che sottolinea come “siamo chiamati a condividere con le famiglie le nostre scelte educative in una società sempre più complessa. Ecco perchè iniziative come queste sono fondamentali per lanciare un messaggio alle nostre generazioni. Oggi siamo invitati a confrontarci con i diversi linguaggi educativi per dialogare con i ragazzi utilizzando una farina emotiva e culturale”. Una scommessa rilanciata dall’attore Espedito Giaccio.
La Summer School promossa dall’Associazione Culturale Internazionale Edizioni Sinestesie con il Dipartimento di Studi Umanistici e il Dottorato di Studi Letterari, Linguistici e Storici dell’Università di Salerno, l’Associazione di promozione sociale Carlo Gesualdo, l’Associazione Fontanarosa Comunità “Prof. Giuseppe Zollo”, l’Istituto Comprensivo “Luigi Perna – Dante Alighieri” di Avellino, il Conservatorio di Musica “Domenico Cimarosa” di Avellino con il patrocinio dell’AdI – Associazione degli Italianisti, Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, Centro Studi Interuniversitario Edoardo Sanguineti, Centro Studi Tassiani, POT (POT10 “SUL – Scuola e Università per Lettere. Strategie per l’orientamento scolastico e per il tutorato universitario”, ), con la collaborazione del Polo Umanistico (Accademia dei Dogliosi, Avellino, Amica Sofia, ‘Laudato sì’, Associazione Hirpus, Avellino Letteraria, Gruppo archeologico irpino, SIPBC – Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali – Delegazione Autonoma della Provincia di Avellino), con la partecipazione del Comune di Fontanarosa, della Pro Loco La Fonte di Fontanarosa, della Pro Loco Civitatis Iesualdinae – Gesualdo e con il contributo di RL Costruzioni (Raffaele Lodato Costruzioni – Cava de’ Tirreni, Salerno)
Il ciclo di incontri proseguirà il 3 settembre con un omaggio alla poesia di Eugenio Montale, Umberto Saba, Andrea Zanzotto, il 4 settembre, alle 9, Memorie d’Irpini Illustri, nel ricordo di due grandi italianisti, Antonio La Penna e Gennaro Savarese, alle 16, spazio alla tavola rotonda “La Gerusalemme liberata”, il 5 settembre, alle 9, tappa a Fontanarosa con una sessione dal titolo “Cantine Sanguineti, dalle indagini alle scritture”, alle 17, Il feudo dei Gesualdo. Arte e storia tra Sei e Settecento a Fontanarosa, il 6 settembre, ad accogliere la Summer School sarà la chiesa di San Nicola di Gesualdo, con un incontro su “Gesualdo e la musica” e il Recital del soprano M° Antonella Carpenito dal titolo: Viaggio tra le note del canto lirico.
Il programma della Summer School
2 settembre 2025: ore 10.00 – 13.00: Saluti istituzionali al seguente link (ID riunione: 849 8913 9386; Codice d’accesso: 752229). Ore 17.00 – 19.00: Tavola Rotonda. Question Time al seguente link (ID riunione: 849 8913 9386; Codice d’accesso: 752229).
4 settembre 2025: ore 9.00 – 11.00 (I parte: Antonio La Penna); ore 11.00 – 13.00 (II parte: Gennaro Savarese): Webinar – II sessione. Memoria di Irpini illustri: Antonio La Penna e Gennaro Savarese. Ore 16.30 – 18.00: Webinar – III sessione. Tavola Rotonda La «Gerusalemme» illustrata al seguente link (ID riunione: 897 7066 6614; Codice d’accesso: 129855)
5 settembre 2025: ore 9.00 – 13.00: Webinar – IV sessione. Cantiere Sanguineti: dalle indagini alle scritture al seguente link (ID riunione: 839 7414 2656; Codice d’accesso: 542099).
5 settembre 2025: ore 17.00 – 19.30: Associazione Fontanarosa Comunità “prof. Giuseppe Zollo” – V sessione. Il feudo dei Gesualdo. Arte e storia tra Sei e Settecento a Fontanarosa al seguente link (ID riunione: 839 7414 2656; Codice d’accesso: 542099).
6 settembre 2025: ore 10.00 – 13.00: Chiesa di San Nicola, Gesualdo – VI sessione. Gesualdo e la musica al seguente link (ID riunione: 839 7414 2656; Codice d’accesso: 542099).