Non è propriamente una visione d’insieme sulle cose da fare, quella che emerge dalla festa dell’Unità in svolgimento al parco Palatucci di Avellino. La mattinata, molto ricca di interventi, su temi di stretta attualità, ha consegnato ancora limiti da superare, dentro e fuori il partito.
Al centro di uno dei confronti, tanti temi: lo sviluppo, la depurazione, la Zes unica, la transizione ai vari livelli, e ancora gli enti di servizio, la gestione del patrimonio idrico, il ciclo integrato dei rifiuti, con tutto quanto c’è da collegare in termini di scelte politiche. Che al momento vedono però divisi, più che uniti, amministratori pubblici e quadri dirigenti del Pd provinciale. Basta sentire il presidente della Provincia, Rino Buonopane, quando ha ripercorso tutta la vicenda della gestione dei rifiuti in Irpinia, non mandando a dire al coordinatore provinciale Nello Pizza del mancato confronto, seppure richiesto, su temi così urgenti, che intanto stanno passando per i vari livelli di giustizia amministrativa, sia per le scelte fatte in autonomia dal Comune di Avellino, sia per quelle, ancora da compiere definitivamente, dell’Ato irpino che pure intende percorrere una via diversa da quella di Irpiniambiente. Così per l’acqua, altra storia tra luci e ombre, tra gestioni che negli anni hanno portato ad una situazione fallimentare. Più manager e meno politici, secondo Buonopane, dovrebbero meglio guidare questi processi.
Più classe dirigente capace di fare il salto di qualità, di saper guardare avanti, ha intanto incalzato l’ex presidente dell’Alto Calore, Lello De Stefano, dell’esecutivo provinciale del partito irpino, secondo il quale la politica non è l’utilizzo del consenso per guadagnarsi una rappresentanza o un titolo, mentre le sirene continuano a lavorare per fare man basso pure dentro il partito, in vista delle elezioni amministrative nella città capoluogo. Pollice verso, da parte di De Stefano, nei confronti del sindaco Gianluca Festa, amante della pubblicità e dei social, ma le scelte compiute, tra le altre quella giudicata “folle”, la costituzione della società dei rifiuti Grande Srl, non faranno altre che condizionare i comuni più piccoli, e dunque peseranno sulle scelte dei cittadini.
E’ una fase di transizione, questa, complessa, difficile: il richiamo all’unità del partito arriva dalle parole di Adriana Guerriero, Vice Segretario Provinciale PD Avellino, e di Angelo Ianniciello, della Segreteria Provinciale PD Avellino.
C’è spazio per un’altra questione che è nella storia passata prossima dell’Irpinia, l’Alto Calore, attraverso le ragioni riferite alla platea da Michelangelo Ciarcia, Presidente dell’Alto Calore Servizi ( e di cui riferiamo in un altro articolo), così per lo sviluppo, con Pasquale Pisano, Presidente Asi Avellino.
Il dibattito moderato da Alfredo Picariello si è concluso con le parole del senatore Enzo De Luca, Presidente Osservatorio Regionale sulla Gestione dei Rifiuti. Che ha fatto un forte richiamo all’unità, non solo per dare senso alla due giorni, ma per riportare al centro dell’attenzione il ruolo di un partito, il Pd, che ha la sua storia, e che però si intreccia con situazioni che rischiano di portare alla nascita di invididualismi. Fughe in avanti, avverte De Luca, che solo male possono fare ad un momento storico chiamato a fare scelte di grande responsabilità, e verso le scadenze elettorali dell’anno prossimo, dalle Europee al voto amministrativo in 43 comuni.
De Luca sostiene invece le scelte del governo regionale, condanna chi si chiama fuori, come critica la decisione di un commissariamento senza coinvolgere il partito federale. Più partecipazione agli iscritti, più rispetto reciproco, più confronto: per De Luca questo è il cambio di passo.
Ivana Picariello