Il Tribunale penale di Nola ha emesso quattro condanne per episodi distinti di truffa aggravata in concorso, nell’ambito di uno dei procedimenti scaturiti da un’inchiesta condotta dalla Procura di Napoli con il supporto della Guardia di Finanza.Al centro dell’indagine, un presunto sistema illecito finalizzato a sottrarre somme di denaro da conti correnti intestati a persone in fin di vita, utilizzando le loro credenziali di accesso prima del decesso.
Una consulente finanziaria residente nel Baianese, ritenuta dagli inquirenti la figura centrale del gruppo, è stata condannata a tre anni e sei mesi di reclusione. È stata difesa dall’avvocato Danilo Iacobacci. La donna è stata assolta da altri due capi d’imputazione per truffa e dall’accusa più grave, quella di associazione per delinquere.
Altre due persone, un residente di Solofra e un’altra imputata del Baianese, hanno ricevuto una condanna a tre anni ciascuno. Anche per loro è caduta l’imputazione associativa.
LE ACCUSE
Secondo l’accusa, gli imputati avrebbero avuto accesso illecito ai codici bancari di clienti gravemente malati, utilizzati per prelevare denaro dai conti prima del loro decesso. Tuttavia, l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, all’autoriciclaggio e alla frode informatica, inizialmente contestata ai principali imputati, è stata ritenuta non provata al termine del dibattimento e quindi esclusa dal dispositivo.La sentenza è stata pronunciata dai giudici della sezione penale del Tribunale di Nola. Gli episodi contestati sarebbero avvenuti in diverse località dell’Irpinia, in particolare nell’area del Baianese e a Solofra.Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro novanta giorni.