Dall’esperienza immersiva delle stanze sismiche ai dispositivi antisismica, dalla storia dei terremoti a fotografie e articoli di giornali. E’ Italo Giulivo, capo della Protezione Civile della Regione Campania a illustrare la mostra “Terremoti d’Italia” inaugurata oggi in piazza Macello, realizzata dal Dipartimento della Protezione Civile con il contributo della Regione Campania e il patrocinio del Comune di Avellino”. Una mostra nata dalla volontà di promuovere consapevolezza, che parla ai sopravvissuti per evitare nuove tragedie”. A sottolinearlo . Un viaggio interattivo alla scoperta del rischio sismico: un percorso tra memoria, conoscenza e partecipazione per costruire insieme un futuro più sicuro. “Spieghiamo – prosegue Giulivo – quali sono stati i terremoti più distruttivi in Italia, compreso quelli della Campania, in particolare dell’Irpinia, che è una zona sismogenetica particolarmente geodinamicamente attiva, e mostriamo le tecnologie costruttive che si possono utilizzare, spieghiamo i comportamenti che i cittadini devono assumere prima, durante e dopo una scossa e facciamo provare sui nostri simulatori la città sismica. E’ possibile rivivere il terremoto dell’Irmina dell’Ottanta e capire qual è la sensazione che le generazioni che non l’hanno ancora vissuto devono assolutamente conservare”. Ricorda come “L’inaugurazione ufficiale si terrà il 28 di novembre con il Capo Dipartimento Siciliano, ci sarà un momento di confronto tra tre sindaci particolarmente colpiti, il Sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi, il sindaco di Norcia e il sindaco di Arquata del Tronto che si confronteranno su quali sono le tragedie che colpiscono le comunità e sugli strumenti per prevenirle”. Si dice soddisfatto della buona risposta del pubblico e sottolinea la grande attenzione rivolta alle scuole “La mostra dal lunedì al venerdì è dedicata unicamente alle scuole che stanno rispondendo con entusiasmo. C’è tanta voglia di approfondire questi temi. Il nostro ruolo è anche quello di essere vicini ai cittadini per innescare comportamenti consapevoli”. Ribadisce come “La cultura della prevenzione si migliora assumendo conoscenza dei rischi e migliorando i propri comportamenti personali. Conoscere il rischio significa avere una sorta di esposizione graduale al rischio, così quando si presenta, non ci si fa prendere dal panico. Sicuramente ci sarà paura, la paura è importante, ma il panico deve essere assolutamente vietato”.
A illustrare la mostra Claudia Campobasso, responsabile della Protezione Civile della Regione “E’ un percorso dedicato alla storia dei terremoti ma anche alla storia delle strumentazioni che nel tempo, nei secoli, l’uomo ha inventato per poter registrare i terremoti. Un percorso che termina con in focus sul terremoto dell’Irpinia e due simulatori molto interessanti: la città sismica per mostrare proprio gli edifici e la reazione del comportamento degli edifici, quelli a norma sismica e quelli non antisismici, con una scossa di terremoto e la stanza sismica dove i visitatori potranno vivere in sicurezza l’esperienza del terremoto, osservandone direttamente e da vicino gli effetti in diverse condizioni, al piano terra, al quarto piano di un edificio in cemento armato antisismico e al quarto piano di un edificio in cemento armato isolato alla base. In questo modo è possibile comprendere come è vivere in sicurezza in edifici naturalmente a norma antisismica”. Ricorda come “la nostra storia nasce dal terremoto del 1980. Abbiamo fatto un lungo percorso come Protezione civile della Regione Campania ma è chiaro che la Protezione civile è innanzitutto una questione culturale. Tutti noi cittadini siamo protagonisti della Protezione civile, non solo noi in divisa. Bisogna acquisire i giusti comportamenti, la conoscenza dei rischi a cui siamo esposti. Siamo noi che dobbiamo renderci protagonisti e cittadini attivi del sistema di protezione civile perché il sistema dei soccorsi non potrà mai soccorrere tutti. Dobbiamo acquisire sempre più consapevolezza dei rischi a cui siamo esposti come territorio e capire che cosa possiamo fare per vivere in sicurezza nei territori a rischio”.
E’ Maurilio Silvestri dell’Ufficio Comunicazione della Presidenza del Consiglio, Dipartimento Protezione Civile a soffermarsi sulla ricchezza del percorso espositivo che “ripercorre la storia dei terremoti d’Italia con simulazioni live per rendersi conto della potenza delle scosse. E’ un percorso espositivo che portiamo in giro nel territorio italiano per sensibilizzare, attraverso il coinvolgimento dei cittadini sia nella spiegazione del fenomeno scientifico che nei sistemi di misurazione attuali, passando per quelli più antichi, fino all’esperienza diretta sui due simulatori fino al sismogramma originale del terremoto del 1980”.




