Quattordici le scosse di terremoto hanno interessato la costa garganica, al nord della Puglia, in provincia di Foggia, registrate dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Alle sette scosse registrate ieri sera, la prima delle quali alle 20.37 di magnitudo 4.7, ne sono seguite altre nella notte, fino alle 6.03 di questa mattina, tutte comprese tra 2 e 2.4 di magnitudo.
Non risultano danni, solo tanta paura tra i residenti, soprattutto dei Comuni più vicini alla costa garganica come San Nicandro, Lesina e Apricena. Il sindaco di San Nicandro, Matteo Vocale, che ieri sera ha aperto il Centro operativo comunale, ha disposto per questa mattina la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per consentire ai tecnici le verifiche.
Controlli effettuati fin da ieri sera dai vigili del fuoco, in particolare nella zona del centro storico, dove qualche crepa è stata riscontrata in edifici abbandonati, ma nulla di preoccupante. Stamattina i controlli continueranno negli edifici pubblici e di culto e – sottolinea il primo cittadino – molte persone che a tarda sera erano ancora in strada hanno fatto rientro nelle abitazioni dove hanno trascorso la notte.
La situazione è sotto controllo. Anche ad Apricena, il sindaco Antonio Potenza ieri sera ha attivato la macchina dei controlli, informando anche attraverso i canali social del Comune, che non sono stati registrati danni o problemi.
“Le scosse registrate nella serata di ieri in Puglia, avvenute quasi in contemporanea con quelle registrate nei Campi Flegrei, mettono molta agitazione, ma si tratta di eventi distinti e separati”. Lo dice Giovanna Amedei, presidente dell’Ordine dei Geologi della Puglia.“La paura è normale ma dobbiamo ricordare che viviamo in un’area appartenente alla Zona 2: sismicità medio-alta (PGA fra 0,15 e 0,25 g) dove scosse anche forti sono possibili. Ricordiamoci sempre di sapere come comportarci in caso di terremoti e nelle fasi successive. Possono sembrare banalità ma non lo sono”, afferma.
“In prima serata due scosse sismiche hanno fatto tremare l’intera provincia di Foggia. La prima, di magnitudo pari a 4,7, con profondità superficiale a circa 10 km ha scosso non solo la provincia di Foggia ma ha fatto sentire la sua forza anche nella provincia Bat e Bari. Gente per strada e oggetti caduti ma nessun danno a persone e infrastrutture. A distanza di qualche minuto ne è seguita una seconda”, sottolinea Amedei.