Il nodo del terzo mandato “sarebbe potuto essere affrontato in Parlamento con una proposta di legge, magari da parte della Lega”. Così in una intervista a La Stampa il ministro per i Rapporti col Parlamento Luca Ciriani, rispondendo a una domanda sull’impugnativa del governo della legge campana votata il 5 novembre scorso che crea i presupposti per la ricandidatura di Vincenzo De Luca.
“La Lega qualche mese fa ha preferito muoversi con un blitz in Commissione provando a inserirlo all’interno di un decretosu cui si e’ poi espresso il Parlamento – aggiunge – ora e’ difficile tornare indietro e aggirare la volonta’ dell’Aula con ricorsi, cavilli vari o altre invenzioni come fa la Campania. Trovo che sia poco serio”.
In Veneto sara’ FdI a scegliere il candidato? “Ci sono dei dati oggettivi. Il centrodestra vince unito. Poi, pur non volendo mostrare atteggiamenti ultimativi, FdI nel Nord-Est e’ stato di gran lunga il primo partito. Mi pare impossibile pensare che non tocchi a noi indicare il nome”.
Matteo Salvini vuole far slittare il voto al 2026? “Non capisco su quali basi giuridiche”, la risposta di Ciriani. Quanto al pressing del leader del Carroccio per tornare al Viminale, “il rimpasto non e’ all’ordine del giorno. Per quanto riguarda i sottosegretari invece, prima arrivano e meglio e'”. Rispetto al simbolo di FdI, “gia’ tempo fa ho detto che non e’ una questione di oggi o domani. La mia riflessione e’ un’altra. Io ritengo che l’eliminazione della fiamma sia un’evoluzione naturale del nostro mondo in un futuro neanche troppo lontano. Non ce lo imporra’ nessuno, ovviamente, ma e’ una questione che verra’ avanti perche’ il contesto europeo ci spingera’ in questa direzione. I tempi devono maturare”.