Ancora una settimana di tempo per la scadenza del termine per la presentazione degli emendamenti al disegno di legge sull’adeguamento del numero di consiglieri e assessori regionali, previsto inizialmente per oggi alle 14, in Commissione Affari costituzionali del Senato. Tra gli emendamenti potrebbe esserci anche lo sblocco del terzo mandato.
A guidare la Commissione è il presidente Alberto Balboni di Fratelli d’Italia, che spiega: “La Lega chiede una settimana in più per approfondire, essendo un gruppo che non ha mai chiesto slittamenti di questo genere perché non glielo devo concedere? Una settimana in più o meno non fa differenza”.
La Lega vuole fare le cose per bene, non correre rischi, attendere il vertice tra i leader di centrodestra, Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini. L’incontro ci sarà in settimana. Perché il braccio di ferro è in corso.
Tajani, leader azzurro, ha già deciso: “La Lega può presentare l’emendamento che vuole, noi non lo votiamo”.
Per la verità, lo stesso Balboni è contrario: “Secondo me due mandati sono più che sufficiente, si può poi discutere di un terzo mandato ci sono pro e contro, ma allora bisogna mettere mano a contrappesi. Se si riapre la partita del terzo mandato ci sarà sempre qualcuno che dirà e allora ‘perché i sindaci no?’”, dice ancora il presidente della Prima. “Ci sarà un vertice di leader, al rientro di Meloni, e quando ci sarà la proposta la valuteremo, per ora è solo accademia”, conclude.
Intanto, le opposizioni incalzano. Secondo il capogruppo dem a Palazzo Madama, Francesco Boccia siamo di fronte alla “summa dell’avventurismo e dello scarso rispetto di questa destra per le istituzioni”. E ripete: “Il nostro no al terzo mandato per le cariche monocratiche è e resta netto”.
La questione è politica e giuridica, come sempre quando si tratta di terzo mandato: “E’ veramente inaccettabile che per questi giochetti della maggioranza si faccia l’ennesima forzatura parlamentare, presentando emendamenti che nulla hanno a che fare con il merito del provvedimento che si sta discutendo”, osserva Boccia con riferimento all’emendamento ad hoc, già presentato in Commissione dalla Lega e finora bocciato da Fdi e Fi.
Ed è Balboni a replicare affernando questa volta che il ddl di iniziativa parlamentare che parla di Regioni è compatibile con emendamento che modifica il numero dei mandati del presidente: “Qualsiasi giurista o costituzionalista dirà che è ammissibile. Dopo di che, che venga presentato o meno non dipende da me”.
Nicola Fratoianni, leader di Si, parla di “questione di poltrone”. “Leggo che il centrodestra si appresta a convocare un vertice urgente dei propri leader. Sulla crisi internazionale? O per intervenire sulle liste d’attesa dopo che le analisi di Gimbe hanno certificato che 6 milioni di italiani hanno rinunciato alle cure lo scorso anno? O ancora, per cercare soluzioni all’aumento dei prezzi dei beni di consumo? Niente di tutto questo. Si riuniscono per discutere del terzo mandato per i presidenti di regione…”.
Filiberto Zaratti, di Avs, capogruppo nella Commissione Affari costituzionali della Camera, non esclude nuovi colpi di scena: “Tajani dice che non voteranno l’emendamento: anche Giorgia Meloni diceva no, no, no, si è anche rivolta alla Consulta per il caso Campania ma ora dice sì, con un clamoroso voltafaccia…”.