L’unificazione non è mai avvenuta, servono processi culturali, politici, amministrativi, che non sono ancora stati elaborati. Parte da questo presupposto il colloquio con il dottore commercialista Mimmo Torello, candidato sindaco di “Verso Itaca”, che rilancia la sua sfida politico-amministrativa in questa campagna elettorale già avviata, e che vede in campo altri due candidati sindaci, l’uscente Girolamo Giaquinto e lo sfidante, ex sindaco di Montoro Inferiore Salvatore Carratù.
Per Torello c’è tanto di cui discutere, e su cui lavorare. Per lui l’unificazione, sancita sulla carta dieci anni fa, è cosa ancora lontana da raggiungere. Per tagliare questo traguardo, c’è ancora tanta strada da percorrere. Anzi, secondo il candidato sindaco, l’unificazione, piuttosto che essere raggiunta, si è allontanata ancora di più. Di qui l’impegno della sua lista, a far sì che le anime ancor prima degli atti possano trovare le ragioni dello stare insieme. Operazione possibile anche attraverso un piano infrastrutturale capace di unificare le diverse realtà. Torello, a suo tempo, è stato a capo del comitato che si è opposto all’unificazione delle Montoro. Oggi dice, alla luce delle cose avvenute, che servizi e coscienze possono contribuire a fare la differenza. Ma Montoro, assicura e ribadisce, “non si sente ancora unita”.