Al via la piattaforma che permette ai Comuni di approntare il Piano Anticorruzione. La sperimentazione parte in cinque regioni del Mezzogiorno. La sperimentazione ha riguardato 69 comuni, nove quelli irpini che hanno aderito: oltre Santo Stefano del Sole ci sono Paternopoli, Sant’Angelo all’Esca, Manocalzati, Salza Irpina , Castelfranci, Sant’Angelo a Scala, Sirignano e Summonte.
Sarà presentata a Napoli la nuova piattaforma digitale, gratuita e di facile utilizzo, a disposizione dei piccoli Comuni di cinque regioni del Mezzogiorno per predisporre la Sezione “Rischi corruttivi e trasparenza” del Piao (Piano integrato di attività e organizzazione). Realizzato dall’Anac con il finanziamento del Programma Nazionale “Sicurezza per la legalità” 2021-2027, il nuovo applicativo informatico sarà disponibile dal 28 gennaio nella sezione Servizi del portale Anac.
Il progetto si rivolge in particolare ai Comuni con popolazione fino a 5mila abitanti e fino a 50 dipendenti di Campania, Basilicata, Puglia, Sicilia e Calabria, supportandoli nella definizione e attuazione della loro strategia di prevenzione, secondo il principio per il quale una pianificazione completa e corretta riduce i rischi e aumenta la fiducia dei cittadini nel prudente utilizzo delle risorse, creando valore pubblico. La realizzazione di questo applicativo informatico – che permette una compilazione guidata e standardizzata dei documenti di programmazione, garantendone idoneità e adeguatezza – si inserisce nell’ambito del Protocollo d’intesa per il supporto alla redazione dei piani di programmazione delle misure di prevenzione della corruzione e della trasparenza, siglato da Anac con Ministero dell’Interno, Ministro per la Pubblica Amministrazione ed Anci.