Non rinunciate mai, perché ognuno di voi rappresenta un tassello insostituibile per il funzionamento della giustizia. Senza giustizia, non può esserci libertà”. Con queste parole, il giudice Maria Cristina Rizzi ha concluso il suo discorso di addio, rivolgendosi a colleghi, collaboratori e avvocati. Dopo una lunga carriera nel settore civile presso il Tribunale di Avellino, la magistrata si prepara a iniziare un nuovo capitolo alla Corte d’Appello di Napoli, dove sarà affiancata dalla collega Francesca Spella, già giudice per le indagini preliminari.
Il saluto ufficiale si è svolto nell’aula Livatino del Palazzo di Giustizia di Avellino, con una cerimonia ricca di presenze istituzionali e del mondo giudiziario. Tra i presenti, il presidente facente funzioni del Tribunale, Roberto Melone, il Procuratore della Repubblica Domenico Airoma, il presidente dell’Ordine degli Avvocati Fabio Benigni e gli ex presidenti del Tribunale Michele Rescigno e Vincenzo Beatrice. Hanno partecipato inoltre i vertici delle forze dell’ordine, tra cui il questore Pasquale Picone, il comandante provinciale dei Carabinieri Domenico Albanese e il comandante provinciale della Guardia di Finanza Leonardo Erre.
Durante il suo intervento, il giudice Rizzi ha espresso profonda gratitudine per il periodo trascorso ad Avellino. “Questo luogo è per me una casa”, ha detto emozionata. “Pensare di non entrare più in questo Tribunale, che tanto mi ha dato, è un’idea difficile da accettare”.
Anche il giudice Francesca Spella ha voluto condividere la propria emozione nel lasciare il Tribunale di Avellino. “Questo è il posto in cui sono cresciuta professionalmente”, ha dichiarato. “Ringrazio i presidenti che hanno creduto in me, anche in momenti difficili come durante la pandemia, affidandomi responsabilità importanti come quella di referente per l’informatica. Un grazie particolare agli avvocati, che con il loro spirito collaborativo hanno sempre garantito un confronto costruttivo, e alla Procura, che mi ha permesso di crescere attraverso un dialogo spesso intenso ma sempre proficuo. Questo luogo resterà sempre nel mio cuore”.