Truffatore in azione tra Sirignano, Mugnano del Cardinale e Quadrelle: in una sola giornata ha provato a colpire in tutti e tre i Comuni ma è stato bloccato dall’intervento dei carabinieri. Sempre lo stesso il modus operandi: contattava telefonicamente le vittime prescelte, per lo più anziane e, presentandosi come appartenente alle forze di polizia, e chiedeva somme di denaro (anche oggetti in oro) per aiutare un diretto familiare che si trovava in grosse difficoltà; per risolvere il problema, l’anziano avrebbe dovuto pagare una cauzione in contanti a un presunto avvocato che si sarebbe recato a breve presso la sua abitazione.
Anche questa volta le vittime, che avevano bene in mente i consigli dei carabinieri, illustrati quotidianamente con incontri nelle chiese e nei luoghi di ritrovo nell’ambito di una capillare attività di prevenzione, si sono accorte in tempo del tentativo di raggiro e hanno allertato il 112, bloccando sul nascere il piano del truffatore.
Sono in corso indagini da parte dei carabinieri della compagnia di Baiano finalizzate all’identificazione del numero dal quale le chiamate sono partite e, quindi, del responsabile. Una “presa di coscienza” da parte delle potenziali vittime raggiunta anche grazie alla costante e paziente opera di divulgazione tramite volantini, interviste televisive sui canali locali, incontri presso le parrocchie e presso i luoghi di aggregazione o frequentazione, che da tempo i carabinieri del comando provinciale di Avellino hanno messo in campo per innalzare il livello di guardia.
“E’ necessario – fanno sapere dal comando provinciale dell’Arma – continuare a diffondere in ogni modo i consigli per evitare le truffe, attivando tutti i possibili canali e reti di supporto, sociale o parentale, che hanno un ruolo fondamentale nella prevenzione di questi reati e nella tutela delle persone più esposte a tale fattispecie criminosa. E’ importante saper riconoscere le situazioni più a rischio, prestare attenzione se qualcuno telefona o si presenta a casa, chiedendo del denaro o oggetti preziosi per pagare fantomatiche cauzioni, debiti o acquisti di merce, con la scusa che lo ha mandato un parente: in tal caso, proprio come hanno fatto ieri le 6 persone del Baianese, rinviare l’appuntamento e contattare il familiare interessato, segnalando immediatamente ogni situazione sospetta al “112” o al più vicino Comando”.