L’amministrazione Comunale di Salza Irpina avverte i cittadini della chiusura notturna dei serbatoi per far fronte all’emergenza idrici. Bisogna recuperare il deficit della risorsa idrica delle sorgenti di Cassano, come comunicato da Alto Calore Servizi, e garantire la normale erogazione durante le ore diurne “guasti permettendo”. Ma sono coinvolti, purtroppo, altri comuni.
La società responsabile della qualità dell’acqua distribuita sul territorio comunica: «Si registra una ulteriore e costante riduzione delle portate di tutte le sorgenti in gestione, ascrivibile alla preoccupante scarsità delle precipitazioni registratasi negli ultimi anni ed in particolare nel periodo idrologico ottobre 2024-luglio 2025. Dall’analisi dei dati aggiornati si evidenzia nell’ultimo mese una ulteriore riduzione delle portate naturali presso principali gruppi sorgivi monitorati, con una diminuzione complessiva della disponibilità idrica dell’ordine del 30%. Rispetto alle medie storiche del periodo 2011-2024 la disponibilità idrica ha subito una diminuzione del 41,3%».
Gli altri irpini paesi coinvolti dal fuori servizio idrico: Sorbo Serpico, San Potito Ultra, Parolise, Pratola Serra, Prata di Principato Ultra, Montefredane (serbatoio Arcella), Grottolella, Manocalzati (serbatoio Torre Calzisi), Candida, Altavilla Irpina, Tufo, Santa Paolina, Montefusco.
La maggiore criticità è rappresentata dall’andamento idrologico delle sorgenti di Cassano Irpino, gestite da AQP e in parte destinate anche all’alimentazione del sistema delle Grandi Adduzioni Primarie di Interesse Regionale a servizio di 87 comuni dell’Irpinia e del Sannio in cui il servizio idrico è gestito da Alto Calore Servizi.
Per completare il quadro complessivo sullo stato delle risorse idriche occorre considerare anche l’andamento degli acquiferi “profondi”; infatti una significativa parte delle risorse idriche, corrispondente mediamente al 40% del totale, distribuite da Alto Calore Servizi viene prelevata attraverso 16 campi pozzi, attraverso cui vengono captati gli acquiferi presenti nel territorio irpino-sannita. Allo stato attuale, la principale criticità riguarda il pozzo di Sorbo Serpico che ha evidenziato una graduale riduzione della portata derivabile.
Va evidenziato in merito che, nell’ambito del tavolo tecnico permanente per l’attuazione dell’Accordo Campania Puglia costituito presso l’Autorità di Distretto dell’Appennino Meridionale, nel mese di luglio 2025 è stato assicurato un accordo che prevede un maggior apporto da parte di AQP ai Comuni serviti da Alto Calore Servizi mediante l’acquedotto della normalizzazione ma comunque inferiori alle portate necessarie per soddisfare la reale idroesigenza dei territori serviti.
Il comunicato continua: «Nonostante il regolare esercizio di tutte le reti e impianti di adduzione in gestione costantemente controllati e manutenuti, non sussistono le condizioni di disponibilità idrica per garantire la continuità della erogazione su tutto il territorio gestito dalla nostra società nell’arco delle 24 H con particolare riferimento ai Comuni dello schema idrico della Normalizzazione serviti dalle richiamate sorgenti di Cassano e ai Comuni della Baronia che sono alimentati dalle sole sorgenti locali. È stato predisposto un piano emergenziale incentrato sulla chiusura dell’erogazione idrica nelle ore notturne per tutti i comuni che sono alimentati dagli schemi idrici attualmente in crisi per le richiamate carenze idriche al fine di garantire il regolare servizio idrico nelle ore diurne».
La gestione di tale Piano è basata sulle attuali disponibilità e nell’ottica di arrecare il minimo disagio possibile equamente distribuito sui territori e sarà comunque aggiornato in relazione alle disponibilità idriche su pozzi e sorgenti che purtroppo raggiungeranno il loro massimo periodo di magra nel mese di novembre ed in ragione degli effettivi consumi idrici nei territori. Il piano prevede in particolare per i comuni della Normalizzazione un taglio del 10% delle portate consegnate a tutti i singoli comuni serviti.
Anna Bembo