Acqua, rifiuti, parchi, c’è tanto da fare perché l’Irpinia diventi sostenibile. La Regione darà una mano, se necessario anche due. A esempio per la vertenza Asidep: “Non possiamo concedere contributi per le spese correnti, ma investire per aiutare l’azienda a generare ricavi”, assicura Fulvio Bonavitacola partecipando ad un incontro presso la sede del Pd di via Tagliamento.
“Abbiamo stanziato – ricorda – 5 milioni di euro per l’ammodernamento degli impianti e possiamo immaginare di realizzare un programma di aggiornamento professionale. La formazione è fondamentale in tutte le attività, specialmente in questa che ha una componente tecnologica specifica”.
Ma è sull’Alto Calore che insiste il vice presidente della Regione, delegato all’ambiente: “La Regione ha fatto l’impossibile per evitare il lento declino o addirittura il fallimento della società. E’ un paradosso che succeda ad una azienda pubblica che gestisce il servizio idrico in uno bacini imbriferi più grandi d’Europa, dove ci sono sorgenti uniche a livello nazionale. Dopo il pronunciamento del Comitato dei creditori – dice Bonavitacola – siamo speranzosi ma è chiaro che Alto Calore deve tornare a funzionare come una vera società: ha bisogno di un direttore, di una governance, di un organigramma”.
E sul Parco del Fenestrelle, dopo l’approvazione dell’atto costitutivo da parte della Regione, Bonavitacola annuncia che nelle prossime settimane partirà la fase operativa: “La nostra delibera di giunta recepisce quanto proposto dai Comuni. Ora tocca alle amministrazioni locali fare la loro parte. Non deve essere un parco da incorniciare, ma un luogo vivo, aperto ai cittadini”.
Il vicegovernatore affronta pure la gestione dei rifiuti in Irpinia: “Dopo che la normativa nazionale è cambiata, gli Ato non possono detenere quote di partecipazione in società a cui è affidato direttamente il servizio. Possono farlo invece i Comuni. La decisione della Provincia di Avellino mi sembra corretta e positiva. I Comuni dovrebbero acquisire le quote della società provinciale in proporzione alla popolazione che hanno. Spero che si vada in questa direzione, ma in caso contrario attiveremo poteri sostitutivi”.
Chiunque sarà il prossimo sindaco di Avellino troverà porte aperte a Palazzo Santa Lucia: “Abbiamo sempre rispettato chi rappresenta i cittadini, al di là del colore politico e delle persone perché un sindaco è una comunità. Per collaborare però bisogna essere in due e mi auguro fortemente che dopo le elezioni possa iniziare una fase di piena sinergia”.