Un racconto carico di emozioni. E’ l’anteprima nazionale del docufilm prodotto da Pandataria Film e dedicato a Franco Dragone, capace di cambiare per sempre il modo di fare spettacolo e intrattenimento dal vivo, proiettato ieri a Cairano. Presenti nella sala Don Leone anche il figlio Lucas insieme al regista Salvatore Braca e al sindaco di Cairano Luigi D’Angelis. Da Le Cirque du Soleil al grande Sogno ripercorre la storia di Dragone, scomparso il 30 settembre 2022 al Cairo, regista, direttore artistico e fondatore, sin dagli esordi, dei più celebri spettacoli di Le Cirque du Soleil. Un viaggio in cui è centrale il legame con le radici cairanesi, il tema dell’emigrazione in Belgio fino al ritorno in Irpinia. Dalle prime esperienze nel mondo dello spettacolo fino all’impegno per rilanciare Cairano, dove aveva voluto a tutti i costi realizzare dapprima un festival “Cairano7X” e poi un laboratorio artistico dedicato ai mestieri dello spettacolo per offrire ai giovani del territorio la possibilità di coltivare il loro sogno. Un docufilm nato dall’incontro del regista, di origini cairanesi, con Dragone per scoprire come a guidarlo fosse la fiducia nell’idea della bellezza. “E’ lui stesso a raccontarsi nel docufilm. Credeva fortemente nella possibilità di trasformare Cairano in una palestra di sperimentazione delle arti, convincendo attori, registi e ballerini di fama internazionale a tenere workshop nel centro irpino, dove aveva portato il suo mondo immaginifico”. È il figlio Lucas a sottolineare come questo film “è non solo un omaggio a mio padre ma soprattutto a Cairano e all’emigrazione italiana. Viaggio tanto e difficilmente ho trovato altrove la qualità della vita che c’è qui”. Emozionato anche il sindaco Luigi d’Angelis: ” Vogliamo continuare a portare avanti i sogni di Franco”
A lui il merito di aver plasmato l’identità artistica del Cirque du Soleil, scrivendo e dirigendo quasi tutti gli spettacoli dal 1995 al 1998: in totale dieci titoli rappresentati per anni nei cinque continenti, tra cui i celebri Saltimbanco (1992) e Alegria (1994). Al centro delle sue creazioni la volontà di valorizzare l’essere umano attraverso l’esaltazione del virtuosismo fisico-acrobatico, l’espressione gestuale e danzata, il ruolo della musica e della visualità pittorica su grande scala, senza rinunciare alla tecnologia e alla scenotecnica moderna per ampi spazi. Un nuovo modello al teatro internazionale, in cui si incontrano generi differenti, fino allo show di Céline Dion e agli eventi internazionali, da Los Angeles al Lido di Parigi alla Cina. Negli anni aveva creato la Franco Dragone Entertainment Group, tra i leader mondiali di eventi e spettacoli teatrali: una “multinazionale” della fantasia, della gioia, del sogno, capace di rinnovare continuamente la grande tradizione dello spettacolo globale. Con la sua compagnia ha contribuito a fissare nuovi standard mondiali nel campo dei teatri costruiti per spettacoli permanenti, specializzandosi tra l’altro nello sviluppo creativo del video al servizio del teatro, e nella scenotecnica acquatica.
Nel corso della sua carriera ha ricevuto tre Obie Award e di un Los Angeles Critics’ Award, oltre ad aver ricevuto la laurea honoris causa dall’Università del Quebec. Il docufilm sarà proiettato il 14 marzo su Rai Tre