Grottaminarda – Lo scenario è quello del Castello d’Aquino che domina la vallata circostante. È qui che, ieri, è ha fatto tappa la trasmissione RaiUno Mattina con un collegamento dalla cittadina ufitana per parlare della emergenza idrica in Irpinia. In studio il professore Massimo Gargano, direttore dell’associazione nazionale bonifiche e irrigazione. Una riflessione a partire dalle cause della crisi.
A discutere da Grottaminarda Giancarlo Vitale, giornalista del “Corriere dell’Irpinia” e due rappresentanti del Comitato ” Uniamoci per l’acqua”, Angelo Corvino e Fabio Galetta, con l’inviata Anna Battipaglia E’ stato Fabio Galetta ad elencare le richieste inderogabili del comitato ” La prima, vista la condizione della crisi idrica di cui soffriamo da anni, peggiorata nell’ultimo anno, è lo stop agli aumenti delle bollette. Al tempo stesso chiediamo che la crisi idrica in Irpinia diventi una emergenza nazionale. Perché non è normale che un pezzo d’Italia, forse tutta, si trovi in queste condizioni. La richiesta è poi rivolta ad Alto Calore, abbiamo bisogno di una governance trasparente perchè tutti possano sapere le condizioni in cui si trova il nostro territorio. Al tempo stesso, diciamo ancora no alla privatizzazione: l’acqua è pubblica, un bene comune ed è di tutti”.
Ad Angelo Corvino è stato chiesto come evitare che le richieste di ” Uniamoci per l’acqua” diventino fatto concreto e non restino sulla carta. ” Innanzitutto non siamo qui per protestare ma, semplicemente, per essere costruttivi. Rivendichiamo – ha continuato Corvino – il diritto dei cittadini di controllare l’operato degli enti e delle aziende pubbliche. In questa ottica stiamo analizzando i bilanci di Alto Calore e saremo pronti a fare proposte operative anche nella gestione dell’ente: una società pubblica che tale deve rimanere ma deve diventare efficace ed efficiente. Deve portare l’acqua nei rubinetti dei cittadini. Non è possibile, se si continua in questo modo, più programmare vite individuali e investire nelle imprese”.