Contrastare ogni forma di illegalità, in special modo quella più subdola che si cela dietro all’anonimato del web e che ogni giorno escogita nuove e fantasiose tecniche di adescamento, è tra gli obiettivi primari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino.
In tale contesto, i Carabinieri della Stazione di Lauro hanno condotto un’articolata attività investigativa che ha portato all’identificazione e al conseguente deferimento in stato di libertà alla competente A.G. di due truffatori seriali, un 44enne beneventano e una 44enne della provincia di Napoli.
L’attività trae origine dalle denunce presentate da dieci cittadini che avevano versato, in totale, circa 10mila euro per prenotare una vacanza in Tanzania.
Il soggiorno era stato abilmente pubblicizzato sui social network a un prezzo conveniente e prometteva, alle ignare vittime, una permanenza da sogno nel periodo natalizio prossimo.
Dopo i primi versamenti di denaro per la prenotazione, i denuncianti non hanno mai ricevuto i documenti e i biglietti di viaggio acquistati, scoprendo così di essere stati truffati. Dopo la denuncia ai Carabinieri sono scattate le indagini e la comunicazione degli esiti all’Autorità Giudiziaria.
Simili attività investigative vengono svolte quotidianamente dalle donne e dagli uomini dell’Arma Irpina, costantemente impegnata nella difesa delle persone più deboli e vulnerabili.
L’anonimato della rete internet, per i malintenzionati, è un’occasione troppo ghiotta per realizzare i propri propositi criminali ma grazie alle nuove tecniche investigative anche l’utilizzo del web non è garanzia di impunità. Le competenze sviluppate nel campo informatico dai militari dell’Arma dei Carabinieri rappresentano un grimaldello efficace per individuare e perseguire i crimini informatici, i quali, talvolta, assumono dimensioni anche molto gravi.
Il Comando Provinciale dei Carabinieri Avellino ricorda di prestare massima attenzione alla conservazione dei dati personali e dei propri strumenti di pagamento, rifiutandosi di rivelare le credenziali o i codici di accesso ai sistemi di pagamento elettronici. Particolare cautela va usata anche quando si approccia il mondo dell’e-commerce, diffidando di affari troppo vantaggiosi o di acquirenti interessati a concludere transazioni in tempi troppo brevi o modalità troppo facili. Generare confusione, specie verso l’acquirente online di fascia debole, è uno degli strumenti con cui i truffatori fanno breccia nelle difese delle ignare vittime.
Nel dubbio, è sempre opportuno chiedere consiglio al “112” o al Comando Arma più vicino.