Ripartire dai territori, valorizzando il patrimonio ambientale e gli antichi saperi, ma pure con il coraggio di uno sguardo che sappia ripensarli verso il futuro: questo, in sintesi, il senso dell’iniziativa de “La terra nelle nostre mani”. Tre associazioni impegnate (Ecopotea, Maestra Sara e Al centro dei ragazzi Aps) su cinque Comuni della Valle del Calore coinvolti (Venticano, Pietradefusi, Montefusco, Montemiletto e Torre Le Nocelle), per un progetto che fa della comunità la sua protagonista. Partito a giugno, il percorso si rinnova domani, sabato 4 ottobre, con un doppio appuntamento nell’ambito del “Casaline Fest”, il festival artistico e culturale di Torre Le Nocelle.
Una duplice proposta quella in programma nelle prossime ore, che vedrà in campo direttamente l’associazione Ecopotea, e rivolta rispettivamente alla scolaresca e alla cittadinanza. Fissato alle 9 del mattino, infatti, il laboratorio “Mani in pasta”, che si svolgerà presso il plesso di Torre Le Nocelle della primaria dell’Istituto
comprensivo “Montemiletto”. Si tratta di un laboratorio durante il quale i giovanissimi studenti avranno la possibilità di assistere e collaborare fattivamente al processo di trasformazione che porta un chicco a
diventare impasto, passando per la molitura.
Grazie al gruppo di Ecopotea, i bambini parteciperanno a una vera e propria dimostrazione all’aperto, pure attraverso l’utilizzo di un piccolo mulino. “Sarà l’occasione – fanno sapere gli organizzatori – per conoscere più approfonditamente le materie prime, ossia le diverse varietà di cereali, e scoprire come queste vengono lavorate artigianalmente per raggiungere un prodotto finale di qualità. L’attenzione per la salubrità degli alimenti e per i metodi biologici sono, d’altronde, il pilastro dell’associazione e, di conseguenza, i messaggi che Ecopotea punta a trasmettere ai piccoli”.
Si continuerà, poi, alle 18 del pomeriggio, quando il focus si sposterà sul tema “Economia rurale e comunità”. Sempre a cura di Ecopotea, “il convegno sarà un’opportunità preziosa per analizzare da vicino l’impatto, economico e sociale, che ha l’agricoltura sulle dinamiche delle comunità di cui è centrale. A partire da questo concetto, poi, si passerà a evidenziare le possibili alternative che, pure con esempi di vita ed esperienze dirette, rivoluzionano il modello agricolo attualmente imperante. L’agricoltura sociale come scelta possibile, dunque, per
giungere a influenzare positivamente sia lo stile di vita della comunità che il suo sistema economico e produttivo”.
Tante e autorevoli le voci al tavolo. Ad aprire il dibattito Antonio Cardillo, sindaco di Torre Le Nocelle, e Pietro Petriello, presidentedella Pro Loco. Dopo i saluti istituzionali, la parola passerà a Giuseppe Ciarcia, presidente di Ecopotea, che esporrà il “Progetto di comunità” portato avanti dall’associazione. Spazio, poi, all’agronomo Pasquale Addonizio, per l’intervento “Evoluzione dell’economia rurale delle aree interne”. Dal dottorando in Economia Carmine Santoro, invece, il punto sulla “Cooperazione di comunità”. E ancora, “Essere comunità locale
trasformativa” sarà, infine, lo spaccato presentato da Salvatore Esposito, referente in Campania per l’Università per la Pace delle Marche. A fare da moderatore, durante i lavori, l’avvocato Antonio Mongelli.