Un docente napoletano precario di Scuola ha ricevuto per il mese di febbraio, a causa di trattenute fiscali, una busta paga di appena 1 euro. E, il suo, non sarebbe un caso isolato. Lo denuncia Roberta Vannini, segretaria regionale della Uil Scuola Rua Campania.
Il taglio drastico fino ad azzerare praticamente lo stipendio è stato provocato dalla sottrazione delle ritenute fiscali e previdenziali dalle competenze fisse, alle quali si sono aggiunti i relativi conguagli. “Come può – si chiede Vannini – un lavoratore della Scuola sopravvivere con un euro di stipendio? Siamo di fronte a un accanimento fiscale che umilia i lavoratori della Scuola, già vessati da precariato e stipendi inadeguati”.
“La cosa più grave – sottolinea Vannini – è che questi tagli avvengono senza alcun preavviso e senza possibilità di rateizzazione. Come può un lavoratore della Scuola che già fa fronte alle spese quotidiane, pagare mutuo, affitto e bollette, se da un giorno all’altro si ritrova senza stipendio? Sarebbe opportuno che il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero dell’Istruzione e del Merito intervenissero per porre fine a questa ingiustizia.” Il fenomeno, purtroppo, non è isolato.
“Molti docenti e ATA – continua la segretaria Uil – subiscono questi ricalcoli in silenzio, temendo ripercussioni o provando vergogna a denunciare. Tantissimi sono supplenti e vivono quotidianamente una condizione di incertezza che non gli consente di programmare e vivere serenamente il proprio futuro. Non possiamo accettare che chi fa funzionare ogni giorno la Scuola pubblica statale, debba convivere in una situazione di perenne precarietà con stipendi da fame, erosi ogni anno dall’inflazione.
Lo Stato deve dimostrare più rispetto per i suoi dipendenti, garantendo stabilizzazione e contratti adeguati per garantire il potere di acquisto dei lavoratori”. “La Uil Scuola Rua Campania chiede risposte immediate e provvedimenti concreti per tutelare la dignità e i diritti dei lavoratori della Scuola. Per questi motivi la Uil sarà a fianco dei precari il 10 e 11 marzo a Piazza Mercato a Napoli”, conclude Vannini.