Domani in piazza San Pietro, in Vaticano, alle ore 18, preghiera per la Pace in occasione della Veglia del Giubileo della Spiritualità Mariana. Con il Santo Padre Leone XIV, sarà anche un momento per seguire le trattative di pace in Palestina. E per tutte le guerre che attraversano il mondo. Il Vescovo della diocesi di Ariano – Lacedonia, don Sergio Melillo, attraverso una lettera invita tutti ad unirsi, insieme a tutta la Chiesa, per testimoniare ” ed essere testimoni della luce di Cristo”. Il nostro, scrive il Vescovo di Ariano, ” è un tempo ferito da guerre e divisioni, che ha urgente bisogno di testimoni credibili dell’amore di Cristo”. L’unico mezzo ” capace di trasformare l’odio in fraternità e la paura in speranza”. Il Vescovo di Ariano ripete ” con forza” l’appello rivolto dai Vescovi italiani: ” Nel ripudiare ogni forma di odio che uccide, rinnoviamo il nostro impegno a diventare portatori dell’amore di Cristo, che illumina e rialza l’umanità”. E accogliendo l’invito di Leone XIV invita, in questo mese di ottobre, a recitare ” in famiglia, personalmente e nelle nostre comunità il Santo Rosario per la Pace”. E a partecipare ” ai momenti comunitari che si svolgeranno in comunione con la Chiesa” nella giornata di domani.
È stato predisposto, dall’Ufficio Liturgico Nazionale, uno schema per la celebrazione del Rosario comunitario. ” Che potrà essere utilizzato – scrive ancora don Sergio Melillo – per vivere insieme questo tempo di preghiera e di affidamento a Maria, Regina della Pace”. Che accoglierà, quindi, la voce di chi voce non ne ha. ” Affidiamo alla Vergine Santa il grido di tanti popoli oppressi e il desiderio di pace che abita il cuore di ogni uomo”. Per don Sergio Melillo occorre che l’umanità lavori per ” impegnarsi ad essere artigiana della pace e, con il Rosario tra le mani e la fiducia nel cuore, testimone della luce di Cristo nel mondo”.