AVELLINO – “Sto seguendo con la doverosa attenzione l’evoluzione della vicenda aziendale di IIA. Interpretando le posizioni delle parti sociali, avevo rappresentato al ministro Urso e alla sottosegretaria Bergamotto numerose perplessità sull’assetto proprietario che si profilava e che si è realizzato”: Gianfranco Rotondi dice la sua sulla vertenza di Industria Italiana Autobus, che si pensava archiviata dopo la cessione all’imprenditore casertano Civitillo, ma che è invece ancora viva.
“In queste ore sembra delinearsi un ridimensionamento dello stabilimento bolognese di IIA, quasi a dare corpo ai timori del sindacato, che prontamente ha reagito. Anche l’onorevole Schlein, da parlamentare bolognese prima che da segretaria del Pd, ha interrogato il governo sulla questione. Bene ha fatto il ministro Urso a convocare un tavolo istituzionale per il 2 settembre”.
“Tuttavia vorrei deporre qualche impressione a parziale correzione del pessimismo dilagante. La chiusura della fabbrica Bolognese, potrebbe corrispondere a un disegno di rilancio e non di smobilitazione della azienda: a Bologna potrebbero sfruttare area e volumi per uno sviluppo immobiliare. Non ha senso avere due stabilimenti potendo concentrare l’intera attività su Valle Ufita”.
“In Valle Ufita siamo peraltro in attesa di sviluppare sinergie con i potenziali partner Cinesi. Questi temi andranno posti al Governo il 2 settembre. Non mi piace anticipare o azzardare scenari. Ma ho lungamente parlato, appena pochi giorni fa, delle prospettive di IIA col ministro Urso e ne ho ricevuto rassicurazioni totali sulle prospettive di rilancio dello stabilimento, e sulla adesione del governo al progetto di sviluppo che si sta precisando in Valle Ufita, con un polo dell’automotive coerentemente inserito in una area segnata dalla profonda trasformazione indotta dal progetto di realizzazione del polo logistico”.