AVELLINO – La Provincia di Avellino trasforma un bene confiscato alla camorra in un presidio di legalità. Stiamo parlando della villa bunker del clan Cava che diventerà un centro antiviolenza sulle donne, a Pago Vallo Lauro.
L’ufficialità arriva oggi, con la Provincia di Avellino che siglato oggi il contratto di appalto con la società Vivenzio Costruzioni Srl “per l’intervento per la valorizzazione del bene confiscato a Pago Vallo Lauro per un importo di 1.576.328,74 euro oltre Iva”.
Il contratto è stato sottoscritto questa mattina e registrato presso l’Agenzia delle Entrate, con rogazione del segretario generale della Provincia di Avellino, Brunella Asfaldo.
“A breve – stando agli auspici di Palazzo Caracciolo – sarà avviato il cantiere”.
Già nei mesi scorsi il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, aveva approvato con proprio provvedimento il progetto definitivo relativo alla realizzazione nell’ex villa bunker confiscata al clan Cava di un Centro antiviolenza per le donne e casa rifugio.
Con lo stesso provvedimento aveva candidato il progetto all’Avviso pubblico per la presentazione di proposte d’intervento per la selezione di progetti di valorizzazione di beni confiscati da finanziare nell’ambito del Pnrr e aveva approvato il protocollo d’intesa con il Comune di Pago Vallo Lauro e il Consorzio Servizi Sociali Vallo di Lauro Baianese Ambito 6.
La Provincia ha poi ottenuto il finanziamento nell’ambito del Pnrr: “Con questo progetto – dice Buonopane – restituiamo alle comunità del Vallo Lauro e dell’intera Irpinia un immobile sottratto alla criminalità organizzata. In quell’edificio sorgerà un presidio di legalità, dove le donne vittime di violenze potranno far partire il proprio riscatto. Fondamentale è stato il supporto della Prefettura che sta accompagnando la Provincia lungo l’intero percorso verso il traguardo della realizzazione di tale progetto. È questa l’occasione per ringraziare ancora una volta il prefetto, Paola Spena”.