Sono arrivati al carcere di Avellino diverse unità del Gruppo operativo mobile (Gom), che andranno a supporto del personale, per gestire le criticità che si stanno registrando ormai da giorni nell’istituto irpino sfociati in gravi episodi di violenza. L’ultimo in ordine di tempo avvenuto il 22 ottobre, quando alcuni detenuti hanno sequestrato due agenti penitenziari su cinque presenti in servizio, immobilizzandoli e sottraendo loro le chiavi delle celle. Con queste, i detenuti sono entrati in un’altra cella per pestare brutalmente un detenuto, riducendolo in fin di vita.
Ad annunciarle l’arrivo dei rinforzi, il Sinappe, attraverso il segretario regionale Orlando Scocca: «Sono arrivate le unità del Gom. L’amministrazione penitenziaria ha accolto le nostre richieste avanzate già da tempo. Ora serve un comandante stabile che operi all’interno della casa circondariale di Bellizzi Irpino. Sono stati inoltre trasferiti alcuni dei detenuti che hanno partecipato alla violenza accaduta nella sezione del circondariale. La situazione rimane complicata. Il Gom ci darà un notevole supporto soprattutto nel pomeriggio e di notte per il tempo necessario. Rimane comunque la carenza di organico. Servono necessariamente più agenti nel carcere di Avellino. Intanto, nel settore dove si sono svolti i fatti violenti, i detenuti rimangono chiusi».
Intanto rimangono gravissime le condizioni del detenuto 25enne ricoverato nel reparto di Rianimazione nell’ospedale San Giuseppe Moscati. È stato ferito in diverse parti del corpo probabilmente un coltello rudimentale. Non solo. Gli è stato fratturato un braccio, mozzata parte dell’orecchio ed è stato colpito alla testa. Ciò gli ha provocato un trauma cranico importante. Sull’ultimo grave episodio di violenza la procura di Avellino ha aperto un’inchiesta per individuare gli autori della spedizione punitiva ai danni del 25enne detenuto