Sarà Vittorio Sgarbi, sottosegretario di Stato del Ministero dell’Istruzione, l’ospite d’eccezione dell’inaugurazione della nuova sede del Museo della civiltà normanna e del Museo e centro studi Mario Troso, in programma il primo giugno. A confrontarsi, alle 16, sull’impegno del Museo della civiltà normanna il presidente del Cesn Ortensio Zecchino, Mario Troso, studioso di Armi antiche, Emmanuele Emanuele, presidente onorario del Cesn, Alberto Rocca, direttore della Pinacoteca ambrosiana. Alle 17.45 spazio alla visita al Museo guidata dal direttore Giuseppe Muollo
A caratterizzare la nuova sede museale, nel secentesco Palazzo Bevere-Gambacorta, di proprietà comunale, recentemente restaurato, una Galleria lunga 27 metri, che si apre con una volta a crociera e prosegue con quattro grandi arcate. Sui lati si affacciano sette sale. Nella nuova sede sono ospitati il Museo della civiltà normanna e il Museo e Centro Studi delle armi in asta “Mario Troso”, entrambi frutto del trentennale impegno del Centro europeo di Studi Normanni, proprietario dei reperti e delle installazioni multimediali e curatore dell’allestimento.
Sullo sfondo della Galleria, in una grande teca, campeggia una copia in seta damascata del celebre mantello di Ruggero II, indossato da Federico II nell’incoronazione imperiale in San
Pietro (l’originale è conservato nel museo imperiale di Vienna, Weltliche Schatzkammer della Hofburg). La prima sala del Museo della civiltà normanna è dedicata alla “quadrisfera”, una suggestiva installazione multimediale che offre una fantasmagorica rappresentazione della storia del regno normanno-svevo, intrecciando la grande storia con le vicende
della contea di Ariano, primo insediamento normanno nel SudItalia. Seguono tre sale dedicate, rispettivamente, una a proiezioni di documentari e filmati, una a Ruggero II e una a Federico II.
In esposizione: una significativa collezione di monete auree, argentee e bronzee del regno normanno-svevo (in particolare risalto il Ducato argenteo, il cui conio fu decretato da Ruggero II in Ariano e l’Augustale aureo di Federico II, considerato la più bella moneta del Medioevo); sigilli plumbei di Ruggero II; reperti lapidei, argentei e pergamenacei; cinquecentine e altre rare edizioni antiche.
Nel Museo è consultabile, su di un monitor touch screen, un archivio digitalizzato di fonti
documentarie del regno normanno-svevo. Le tre sale sul versante destro della Galleria ospitano il Museo e Centro Studi delle armi in asta “Mario Troso”, dedicato all’ing. Mario Troso, instancabile studioso e collezionista di armi antiche che, con generose donazioni, ha arricchito il nucleo originario di nuove armi e di una cospicua biblioteca specialistica. Nelle sale sono allineate oltre duecento cinquanta armi in asta originali realizzate tra V e XVIII secolo. Sono inoltre esposte una spada (makhaira) e una punta di lancia di guerriero greco del V secolo a.C.; un raro pilum romano; quattro scramasax di longobarde; un raro sperone del XII secolo; una scure da decapitazione del XII secolo; un’armatura del XVI secolo. In una sala è esposto un grande plastico della battaglia di Hastings del 1066. Il nuovo allestimento museale è stato realizzato grazie al generoso sostegno della Fondazione Cultura e arte, fondata e presieduta dal Prof Emmanuele F. M. Emanuele, presidente onorario del Centro europeo di Studi Normanni
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