Benedetta la pioggia, che finalmente è arrivata nelle prime ore della mattinata pulendo in parte l’aria sulla città di Avellino e nella valle del Sabato in particolare, aree ormai soffocate in particolare delle polveri prodotte dai macchinari per la raccolta delle nocciole.
Bene per l’economia agricola del settore, quest’anno, ma molto male per gli effetti sull’ambiente e sulle persone: le dense nuvole di polvere prodotte in queste settimane hanno sollevato molte proteste e polemiche. Diversi i video che stanno circolando sui social, assieme alle contestazioni dei cittadini che in molti casi devono barricarsi in casa.
Quelle nuvole nere si vedono in lontananza, ma se ne subiscono gli effetti nocivi quando si vive a pochi metri da uno o più fondi a noccioleti. Un’invasione di sostanze nell’aria, nelle vicine abitazioni, nei polmoni.
Una pratica per la quale nessuna istituzione, al momento, ha adottato un benché minimo provvedimento per riuscire a far convivere senza tensioni produttori, lavoratori, e semplici cittadini che vorrebbero respirare aria più pulita. Enti silenziosi, è anche la denuncia di Legambiente Avellino di cui riportiamo in altro articolo su questo giornale.