Torna a far parlare di se l’Aurubis di Pianodardine. Nella fabbrica che lavora nel settore della trasformazione dei metalli ferrosi, e che soltanto lo scorso settembre ha licenziato un operaio, Ciro Brosca, e sollevando le rimostranze dei sindacati, c’è stato un infortunio grave sul lavoro, denuncia il segretario generale della Fismic Confsal, Giuseppe Zaolino, per cui “torna d’attualità il tema della sicurezza”.
“Un operaio ha subito lo schiacciamento di una mano – aggiunge Zaolino – e, portato al pronto soccorso è stato suturato con dodici punti ed ha avuto una prognosi di quindici giorni da infortunio sul lavoro”. Ancora il sindacalista aggiunge che “si è poi scoperto che era in fabbrica da quasi dieci ore e direttamente collegato a due capi”. La Fismic, quindi, chiede all’Inail di Avellino una “verifica ispettiva”.
In modo che, su quanto accaduto, “si possa fare piena luce e indagare sul piano della sicurezza”. Quindi per il prossimo lunedì, dieci novembre, i segretari provinciali di Fiom, Uilm e Fismic incontreranno, in assemblea, i lavoratori dell’Auribis. In quella occasione, insieme, saranno valutate le iniziative da prendere. “Per rendere quella fabbrica più sicura – conclude Giuseppe Zaolino – partendo dalla consapevolezza dell’organico insufficiente e dalle continue pressioni che i lavoratori subiscono”. Ma non solo. Quella sarà anche l’occasione per rilanciare un’altra vertenza: quella della reintegrazione in fabbrica di due operai.



