"Il premio lo abbiamo sempre avuto. Noi non siamo delle macchine, siamo umani, sapevamo della penalizzazione. Vi dico che con il cuore in mano avere una penalizzazione in quel momento della classifica è una mazzata – così il capitano dei lupi Angelo D’Angelo dopo la salvezza ottenuta contro il Latina -. Poi, perdere due derby e non battere il Bari poteva essere per noi una mazzata. Chiedo scusa per i derby. Chi è qui da vari anni con me può capire quello che ho provato. Inoltre, voglio ricordare che eravamo a sei punti dai playout da quando è arrivato Novellino. Questo club ha portato cinque anni di serie B, stasera abbiamo fatto schifo, abbiamo steccato i derby ma adesso contava il risultato, anche a Terni e Ascoli ce l’avevamo messa tutti, siamo uomini. Posso garantire che i ragazzi hanno pianto, stasera ho pianto perchè per me è un campionato vinto con 52 punti sul campo. La squadra non ha mollato, ripeto non siamo delle macchine ma ci sta che nelle ultime settimane giocando sempre gli stessi sotto il profilo della tenuta fisica abbia mollato. Inoltre, voglio dire che nessuno ama questa maglia come l’amo io. Ringrazio ancora tutti i gufi. Ci avete mortificato. Io sono di Ascea, a casa c’è mio figlio con la febbre, la mia famiglia era qui. Io merito rispetto, D’Angelo non può essere chiamato mercenario, questa maglia si è messa contro tutto la provincia di Salerno. Domani mattina non potrei essere qua, ma mercenario no".