Dopo l’anteprima alla 78 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e le tappe di Parma, Roma e Bari la mostra della regista Antonietta De Lillo, fotografa dal titolo “VENEZIA ’81/82 RITRATTI DI CINEMA” arriva a Napoli ospitata in un luogo d’eccezione l’Accademia di Belle Arti di Napoli nell’ambito delle attività della Scuola di Cinema , Fotografia, Audiovisivo in collaborazione con la Scuola di Scenografia dell’Accademia, con il supporto della Fondazione Film Commission Regione Campania.
Il progetto espositivo, sarà inaugurato giovedì 26 ottobre alle ore 17.00 nel Teatro Antonio Niccolini dell’Accademia, parte insieme all’autrice saranno presenti, Rosita Marchese e Renato Lori, Presidente e Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, Titta Fiore Presidente Fondazione Film Commission Regione Campania, Gina Annunziata docente di Storia del Cinema dell’Accademia e Antonella Di Nocera Direttrice di Venezia a Napoli – il Cinema Esteso.
Due anni formidabili della Mostra di Venezia raccontati attraverso 39 immagini realizzate nel 1981 e nel 1982 scattate alla Sala Laguna e al Palazzo del Cinema, ritratti di Robert Altman, Primo Levi, Liliana Cavani, Jeanne Moreau, Italo Calvino, Harrison Ford, Mario Monicelli Angela Molina e Jeanne Moreau, Margarethe von Trotta, Hugo Pratt, Coline Serreau e molti altri protagonisti della cultura internazionale. Si tratta dei primi passi di una regista che – più volte selezionata a Venezia negli anni a venire con i suoi film – da giovanissima aveva iniziato come fotoreporter proprio al Lido negli anni di una Mostra del Cinema in pieno fermento che si rinnovava e ritrovava il suo prestigio internazionale dopo le contestazioni degli anni ’70.
“La fotografia è stata per me l’inizio di tutto“, racconta Antonietta De Lillo, “È stata l’incontro che mi ha fatto uscire da quella crisi esistenziale che appartiene all’adolescenza, in cui non riesci a capire cosa vuoi fare da grande, chi sarai e cosa ne sarà di te. È stato l’inizio di un lungo viaggio e l’anticamera fondamentale per l’incontro della mia vita con il cinema.“
La mostra è la testimonianza di “anni formidabili”, come li definisce il Delegato generale delle Giornate degli Autori Giorgio Gosetti “in cui i festival erano vere e proprie agorà culturali, dove anche a una giovane fotoreporter di vent’anni era possibile incontrare e fotografare i protagonisti di uno dei più importanti eventi culturali e cinematografici al mondo”. Gli scatti dell’autrice, in parte a colori e in parte in bianco e nero, sono in bilico tra l’immediatezza di un’istantanea e il ritratto posato. Nell’obiettivo di Antonietta De Lillo si incontrano registi, attori, scrittori e intellettuali, dal direttore Carlo Lizzani ai presidenti di giuria Italo Calvino e Marcel Carné, dai Leoni alla carriera Akira Kurosawa, George Cukor, Alexander Kluge e Michael Powell ai Leoni d’oro al nuovo cinema tedesco di Margarethe von Trotta e Wim Wenders, a un giovanissimo Nanni Moretti, Leone d’argento con il suo Sogni d’oro, a Marco Bellocchio, Bernardo Bertolucci, Luigi Comencini, Mario Monicelli e tanti altri.
“All’epoca – prosegue l’autrice – era possibile fotografare i protagonisti del festival nel loro quotidiano, in luoghi anche intimi. Oggi, invece, queste fotografie non sarebbero possibili, poiché sia noi registi che gli attori veniamo sempre fotografati davanti a pannelli pieni di sponsor o su red carpet tutti uguali tra loro. E questo ci dovrebbe far riflettere sul fatto che siamo diventati come una sorta di film che ha perso il contatto con l’altro, col proprio pubblico.”
La mostra è realizzata da marechiaro film e Solares Fondazione delle Arti, con il supporto delle Giornate degli Autori, della Film Commission Regione Campania e della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale.