Inaugurato a Pratola Serra il presidio territoriale dell’associazione Libera intitolato a Pasquale Campanello. Nella cornice dell’ECA nel comune della Valle del Sabato, si è discusso di legalità, giovani e società civile per dare il via a un percorso che vedrà coinvolti tutti i cittadini.
“Il mio è solo un volto, ma con me ci sono molte persone che hanno sentito il bisogno di un cambiamento dopo i fatti che hanno segnato il nostro comune negli ultimi anni, con l’unico scopo di unire le persone. Il tessuto sociale è più spaccato che mai” così la referente Jole Capozzi nel suo intervento, nel tavolo moderato dal direttore del Corriere dell’Irpinia Gianni Festa che ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa per Pratola Serra: “Quello che è successo negli ultimi anni ci testimonia come nessun territorio è esente da alcuni fenomeni. Ma questa è una testimonianza di coscienza civile che fa ben sperare nel futuro e apre a un cammino in discontinuità con il passato“.
Sono intervenuti il parroco di Capocastello Don Vitaliano Della Sala, Antonietta Oliva moglie dell’agente di Polizia Penitenziaria Campanello ucciso trent’anni fa e il referente regionale della Campania Mariano Di Palma.
Oltre i saluti istituzionali del sindaco Gerardo Galdo, è intervenuto anche il Prefetto di Avellino Paola Spena che, con la sua presenza, ha voluto dare un segnale di vicinanza “perché abbiamo bisogno di tutti. Ci sono le forze dell’ordine in prima linea, ma c’è bisogno di aiuto da parte di ogni singolo cittadino, dei giovani e sono qui proprio per questo. Basta rifarci alla carta costituzionale che parla di rispetto e uguaglianza, tutti valori che non hanno nulla a che fare con la criminalità organizzata. E’ giusto parlare di presidio, perché tutti insieme dobbiamo lavorare per far sì che non si creino mai più le condizioni che hanno portato allo scioglimento del consiglio comunale. E’ difficile, ma insieme possiamo farcela”.