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Lions Grotta, D’Alessandro dà le dimissioni: “Tutti abbiamo onorato i colori giallorossi e in futuro tornerei ad allenare qui per
di Giancarlo Vitale
Una situazione precipitata quasi improvvisamente. Un segnale poteva essere l’addio, questa estate, di Cataruozzolo, il forte centravanti che ha deciso di lasciare i Lions.
“La situazione non è precipitata da un momento all’altro, siamo stati bravi noi a non far uscire mai nulla fuori e concentrarci solo ed esclusivamente sul campo, lasciando tempo alla società di risolvere i problemi, ma era una situazione surreale già dall’inizio. Su Cataruozzolo non ho inciso in alcun modo, nel senso che in estate, quando la società mi ha contattato, mi ha chiaramente detto che non avrebbe fatto parte della squadra e anche se avessi voluto non c’erano margini e non mi avrebbero accontentato. A me dispiace soprattutto perché non ho avuto modo nemmeno di parlare con il ragazzo e casomai capire la situazione, spiegargli le mie idee e renderlo partecipe di questo gruppo. Stiamo comunque parlando di un attaccante importante, sprecato per la categoria e la sua stagione lo sta dimostrando”.
La città le ha riservato una affettuosa accoglienza. Vuol dire qualcosa ai cittadini e, con un progetto serio, tornerebbe ad allenare al”Romano”?
“Io posso solo ringraziare tutta la cittadinanza di Grottaminarda, davvero con il cuore, per l’accoglienza, la fiducia e la stima riposta nella mia persona. Nella mia intervista post gara contro l’heraclea, ho detto chiaramente che Grotta e i grottesi non meritavano una squadra non all’altezza del blasone e del prestigio che questa piazza rappresenta. Lo affermo nuovamente, perché Grottaminarda merita altri palcoscenici, però mi sento di dire con presunzione e cognizione che tutti noi, staff tecnico e calciatori, abbiamo onorato questa maglia e questi colori e con fierezza e orgoglio abbiamo rappresentato questo paese, su ogni campo. In futuro, con condizioni diverse, mi piacerebbe tornare a sedere su questa panchina, per completare e migliorare un percorso lasciato a metà. Contento che i grottesi mi abbiano apprezzato prima come uomo e poi come tecnico”.
Cosa si sente di dire ai suoi calciatori e a tutti quelli che hanno lavorato insieme a lei?
“Ai miei calciatori, così come al mio straordinario staff tecnico, a Giuseppe Capano e Claudio Bruno,posso solo dire un enorme grazie. Sono stati capaci di creare uno spogliatoio stupendo, ermetico, dove si sono creati rapporti di amicizia vera e sincera che non finiranno mai. Basta pensare che nonostante tutto, ci vediamo con continuità e ci sentiamo tutti i giorni. Sono stati dei veri leoni. Potevamo fare sicuramente meglio perché non bisogna mai accontentarsi, ma onestamente non potevo chiedere di più. Hanno fatto un giorno d’andata strepitoso e credo che abbiamo espresso anche un discreto calcio, avevamo una nostra identità, riconosciutaci dagli avversari e addetti ai lavori. A questi splendidi ragazzi andrà sempre la mia infinita gratitudine”.
Attraverso la vostra vicenda si capisce cosa è diventato il calcio dilettantistico. Cosa è diventato?
“Il calcio dilettantistico troppo spesso viene bistrattato, ma merita tanta attenzione e visibilità. Il mondo dilettante ha un bacino impressionante di calciatori, esperti e giovani, tanti dirigenti e tecnici. È giusto che siano stati inseriti i contratti perché siamo lavoratori a tutti gli effetti e facciamo tutti dei sacrifici. Nelle categorie al di sotto della promozione, il calcio deve essere invece visto come uno sport aggregante, che guardi alla socialità, che avvicini i giovani e meno giovani. Dalla promozione a salire oltre a queste componenti, è importante avere una progettualità, organizzazione e serietà. Oggi come oggi non so come considerare il calcio dilettantistico, perché vedo troppa improvvisazione e superficialità. Speriamo che con le nuove regole sui contratti, tutti si allineeranno e il calcio dilettantistico possa tornare ad esser visto come una realtà diversa, importante, senza giocare con la passione di tantissimi ragazzi, cercando di non allontanarli da questo meraviglioso sport”.

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