“Da quest’anno il padre ha gli stessi diritti della madre in termini di congedo parentale, con due mesi in più, uno retribuito all’80% e uno al 60%”. “Nel giorno della festa del Papà – Ines Fruncillo, presidente del coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia -, mi preme sottolineare quanto il governo Meloni abbia a cuore la condizione delle famiglie italiane e voglio raccontare quanto ha fatto e ancora farà il governo relativamente a questa tematica così sentita. Il governo tra le sue priorità ha quella di sostenere le famiglie italiane che decidono di mettere al mondo dei figli, in un Paese in cui la natalità è davvero molto bassa.
I genitori che hanno completato il congedo obbligatorio di paternità dopo il 31 dicembre 2023, infatti, possono usufruire di ulteriori due mesi di congedo parentale che vengono retribuiti all’80%. Un congedo che è disponibile per entrambe le realtà genitoriali e deve essere utilizzato entro i primi 12 anni di età del bambino”.
“Nella somma di entrambi i genitori il congedo non può superare i 10 mesi complessivi, ma può essere esteso a 11 mesi se il padre lavoratore si astiene dall’impiego per almeno 3 mesi in modo continuativo o frazionato. Per i 9 mesi totali in questa circostanza viene garantita anche una indennità economica.
A partire dal 2024, per le coppie che hanno concluso il loro periodo obbligatorio di congedo parentale dopo il 31 dicembre 2023, c’è la possibilità di una differenziazione per quanto riguarda il congedo parentale, ovvero due mesi in più complessivi per entrambi i genitori all’80% della retribuzione, se sono richiesti entro il sesto anno del bambino”.
“La misura è applicabile al 2024 per tutte le coppie che hanno ultimato il congedo parentale entro il 31 dicembre 2023. Per tutti gli anni successivi l’indennità sarà pari al 60% nel massimo, e per la precisione alla madre spettano 3 mesi indennizzato al 30% fino al raggiungimento del 12esimo anno (vale anche nel caso di adozione o affidamento). L’indennità più elevata arriva all’80% per due mesi, fino al sesto anno di età del bambino, sia per il padre che per la madre.
Per tutti gli anni successivi al 2024, un mese sarà indennizzabile all’80% e uno al 60%”.
“Il governo Meloni prevede, quindi, per il padre lavoratore, importanti novità. Il genitore che vive da solo ha diritto a un periodo di congedo parentale pari a 9 mesi indennizzato al 30% della retribuzione. Prima della riforma del governo Meloni, il totale del congedo parentale era di 10 mesi elevabili a 11, entro i 12 anni di vita del bambino. Adesso, con la riforma, grazie all’impegno dell’Esecutivo, il totale è sempre di 10 mesi elevabili a 11 fino al 12esimo anno di vita, ma prima il totale indennizzato era di 6 mesi entro il sesto anno di vita, 9 adesso diventano invece i mesi indennizzabili con la brillante iniziativa del Governo”.